COLLAGENE, la rassegna multidisciplinare di DAS – Dispositivo Arti Sperimentali (via del Porto 11/2), torna con il secondo appuntamento in programma venerdì 14 novembre a partire dalle ore 19.00. L’ingresso è gratuito con tessera ARCI.
Nell’arco della serata si intrecceranno tre esperienze tra video, musica e performance, che esplorano la relazione tra paesaggio e politica, tra l’arte e la memoria collettiva.
Tra i lavori in programma, TOMBUKTU è una performance audiovisiva che a partire da un archivio familiare di fotografie e filmati di Fabrizio Paris e di immagini del figlio Tommaso – realizzate a trentacinque anni di distanza negli stessi luoghi e con la stessa lente utilizzata dal padre – si intreccia con l’improvvisazione musicale di Reda Zine, Ali Belazi e Gaio Ariani, tra tradizioni desertiche ed elettronica.
Come nasce una canzone è un’opera video realizzata da Davide Tidoni, artista multidisciplinare e ricercatore indipendente, che prosegue la sua indagine sui canti del movimento NoTav. Il lavoro mette in relazione gli scontri tra polizia e manifestanti avvenuti in Valsusa il 4 luglio 2011 con Il furbo celerino, brano composto dal movimento pochi mesi dopo. Il progetto interpreta questi canti di lotta come pratiche situate, strumenti di memoria collettiva e forme di azione politica.
Infine, il musicista elettronico Leonardo Metz presenta Paesaggio Residuo, un album realizzato a partire da uno studio sull’inquinamento acustico degli impianti eolici nell’Alta Tuscia. Il rumore delle turbine, catturato con tecniche di field recording, diventa traccia tangibile di mutazione territoriale e percezione collettiva. Diviso in tre movimenti, il lavoro sfuma i confini tra documento e musica, riflettendo su come la transizione energetica ridisegni ambiente, identità sociale e memoria dei luoghi.
La prima parte di COLLAGENE proseguirà con altri due appuntamenti, fino a dicembre: tutti gli aggiornamenti sono disponibili sul sito e sulle pagine social.
Scritto da LR