Le canzoni di Will Paquin prendevano forma a porte chiuse, in camere da letto, dormitori, sedili posteriori. Anche dopo essersi fatto vivo con il grande pubblico nel 2020 con Chandelier — una strana e ipnotica traccia glitch-pop che ha fatto il giro del web e ha ottenuto il disco d’oro — le sue uscite sono rimaste sporadiche: qualche singolo isolato, un paio di EP. “A volte tengo le cose segrete solo per farle sembrare davvero mie,” racconta.
Ma Hahaha — il suo primo album, in uscita a settembre e rigorosamente autoprodotto — è il suono di Paquin che esce dalla stanza. È rumoroso, grezzo, caotico, pieno di vita. E il brano che dà il titolo all’album ne è la dimostrazione perfetta: Hahaha è una scarica elettrica, una liberazione pura progettata per accendere il pubblico fin dal primo colpo di chitarra. “Volevo una canzone da urlare, che potesse essermi urlata indietro,” dice Paquin.
Scritto da LR