L’appuntamento conclusivo della prima parte della Stagione 2025-26 di ANGELICA | CENTRO DI RICERCA MUSICALE si terrà al MAST.Auditorium di Bologna giovedì 11 Dicembre con Satie Mon Amour, l’omaggio nel centenario della scomparsa di Erik Satie a opera della pianista romana Alessandra Celletti con proiezione del video d’animazione Satie Mon Amour di Paola Luciani.
Il programma della serata nell’ambito di FOTO/INDUSTRIA 2025, Biennale di Fotografia dell’Industria e del Lavoro, vedrà in scaletta oltre alle musiche di Satie, diverse composizioni della Celletti che sono naturalmente ispirate al compositore e pianista francese. Durante l’attesa performance della talentuosa pianista romana verrà presentato in prima assoluta l’inedito “Satie et Luthien”, nuovo brano che farà parte dello straordinario progetto Satie Mon Amour. In “Satie et Luthien” (uscita il 21 novembre su tutte le piattaforme digitali), Alessandra Celletti ha immaginato di far incontrare il geniale Satie e la meravigliosa Lúthien, una delle figure più luminose della mitologia di Tolkien. I due si ritrovano in sogno. Poetica, immortale come il vero amore, Lúthien è leggera come un canto nel bosco e porta con sé la dolcezza dei fiori e la malinconia della sera. Suggestioni, queste, mirabilmente evocate dal brano.
Nel 2025, Alessandra Celletti, considerata una delle maggiori interpreti internazionali della musica di Erik Satie, celebra i 100 anni dalla morte del compositore francese (avvenuta il 1° luglio 1925) con una serie di concerti dedicati all’immortale spirito dell’autore che ha segnato profondamente la storia della musica. La ricorrenza rappresenta un’occasione unica per rendere omaggio a un artista che, con la sua visione pionieristica e anticonvenzionale, ha rivoluzionato il panorama musicale diventando “profeta” di correnti musicali moderne dall’avanguardia di Cage, al minimalismo all’ambient.
Con un approccio personale e raffinato, Celletti ne rivisita l’universo musicale arricchendo il programma con proprie creazioni pianistiche che ne esplorano la dimensione emotiva e onirica, in un dialogo tra tradizione e innovazione.
Scritto da LR