Un’opera audiovisiva di Emanuele Casale che prende spunto da alcuni scritti del linguista e attivista americano Noam Chomsky. Nell’ambito di Bologna Modern – Festival delle musiche contemporanee
L’impostazione dello spazio scenico è semplice ed essenziale: un grande schermo proietta video sincronizzati con musica dal vivo e suoni digitali. Ho scelto e rimontato alcuni frammenti video per connetterli con la musica, li ho inviati al film-maker Fabio Scacchioli che ha completato l’intero tessuto visivo dell’opera aggiungendo altri materiali da lui reperiti. Fabio ha assemblato e manipolato le immagini seguendo una “partitura” di regia che ho realizzato insieme alla partitura musicale. Suoni, visioni, e parole mirano a comporre un mosaico di messaggi che sfiorano argomenti spesso affrontati dal noto intellettuale americano: linguaggio, propaganda, mass-media e politica. La figura di Chomsky, lungi dall’essere celebrata o esaltata, è presa come pretesto per smuovere le suddette tematiche. Il punto di partenza è l’Overture, brano strumentale introduttivo, a cui fanno seguito Talk-pièce e Arie. I Talk-pièce sono composizioni musicali con testi parlati tratti da video o da registrazioni audio. Attraverso il canto, le Arie evocano i temi richiamati dai Talk-pièce. Il teatro musicale del passato, ripercorso vagamente nella struttura di Conversazioni con Chomsky, è soltanto un modello di partenza. Vi sono infatti varie divergenze rispetto agli schemi della prassi operistica: l’assenza di scene e costumi nel senso fisico del termine, l’uso sistematico del video, la mancanza di cantanti-attori (il mezzosoprano Diana Torto ha un ruolo prettamente musicale e non attoriale) e l’assenza di una struttura narrativa. Gli ipotetici personaggi di quest’opera si chiamano Noam Chomsky, Ronald Reagan, Milton Friedman, Margaret Thatcher e ve ne sono altri che appaiono più fugacemente. (Emanuele Casale)
Scritto da Salvatore Papa