Conservo ancora, in qualche raccoglitore di souvenir, gli occhialini tridimensionali del tour di Psycho Circus. Era il 17 Marzo del 1999 quando Paul “Starchild” Stanley, Gene “Demon” Simmons, Peter “Cat Man” Criss ed Ace “Space Ace” Frehley atterrarono sul palco del Filaforum di Assago. Pareva che il tempo si fosse arrestato dalle parti del 1976, anno in cui i quattro action-figure più famosi del rock‘n’roll diedero alle stampe l’epocale Destroyer. In gran forma, ricordo, sia Stanley sia il businessman-bassista dalla linguaccia grondante sangue finto; un po’ meno, tuttavia, il batterista (cui a tratti diede l’impressione di suonare in playback) e il chitarrista (cui a tratti diede l’impressione di non reggersi troppo in piedi). Non è un caso, forse, che oggi della storica formazione in costume e make-up, siano rimasti gli assi portanti Paul e Gene – sessantacinque anni il primo, sessantasette il secondo – con al seguito l’ottimo chitarrista Tommy Thayer, ex-Black ‘N Blue – band che negli anni ’80 fu avvolta dall’ala protettiva di Simmons, il quale si era lanciato in una maldestra carriera di manager, produttore discografico e, mon dieu, attore – e dal solidissimo Eric Singer dietro le pelli, costretto, e giustamente, a tingersi la chioma di nero per indossare i panni del batterista originale. I Kiss a Torino: surreale, nevvero? Godiamoceli, anche perché sarà la prima e ultima volta, pare, prima della meritata pensione.
Scritto da Simōne Gall