2003, Atlanta: Killer Mike appare sull’album rap più venduto della storia, quel Speakerboxxx/The Love Below degli Outkast che ha venduto 11,3 milioni di copie. Stesso anno, ma a Brooklyn: uno dei beatmaker più talentuosi della scena, El-P, lavora per far entrare la sua etichetta nella storia producendo i lavori di star dell’underground come i Cannibal Ox, RJD2 e Aesop Rock. Stacco, fine primo tempo.
2013: malgrado la qualità della musica da lui prodotta finora, la carriera di Killer Mike non è decollata; parimenti, quella di El-P si è attestata su degli standard elevati, ma è da un po’ che non stupisce come una volta. Che fare? Entrambi rischiano di diventare feticci per una nicchia – un limite assurdo, visti i rispettivi potenziali – e allora ecco il colpo di genio: unire le forze. Perché no?
Il nome scelto è Run The Jewels, e nelle dieci tracce delll’omonimo esordio – disponibile in download gratuito – il duo mostra un’alchimia che non si vedeva dai tempi dei Clipse. El-P pesca a piene mani dalla filosofia della Bomb Squad, con beat «sporchi», rumorosi e simili a tamburi di guerra; Mike stende il suo flow tipico del dirty south e lo alterna a quello più imprevedibile del socio. Una bomba, che presto travalica i limiti dell’underground e si trasforma in un successo crossover. Nel 2014 esce il seguito, intitolato semplicemente 2: ancora più compatto e rifinito, sia negli stereo che nei live i beat sfondano i woofer, Mike e socio rappano come se la loro vita ne dipendesse e, a differenza di tanti loro colleghi, pretendono e ottengono l’attenzione di chi ascolta.
Ora: Il 3 settembre il duo sarà a Zona Roveri. Visto quello che passa per radio, capisco che sia difficile credere a qualcuno che dica «questa è musica che spezza», perciò non ascoltate me. Ascoltatevi Blockbuster Night. Se lo fate, so che ci vedremo lì.