Enrico Gabrielli è sempre un fermento di idee e questa volta ha tirato fuori dal cilindro una performance che può essere riconducibile alle sperimentazioni del movimento Fluxus, quelle tra 60 e 70, almeno nell’approccio e nelle intenzioni temporali. Altre figure d’ispirazione sono l’ormai guru John Cage e un impensabile Marcel Duchamp che per certi versi anticipò la musica aleatoria attraverso il suo Erratum Musical. Ma non dimentichiamoci che anche i grandi della classica si cimentarono in esperienze bizzarre quanto ludiche, come Musikalisches Wuerfelspiel di Mozart. Gabrielli in questo caso ha voluto superarsi, componendo una partitura originale per otto segreterie telefoniche e la performance in questione prende il nome di Piccolo Ensemble di Comunicazione. Sono stati selezionati 8 alunni del Liceo Classico Musicale Francesco Petrarca, istituto che aveva già visto tra i banchi di scuola lo stesso compositore. Ogni esecutore avrà una segreteria con uno o più nastri magnetici (le ormai obsolete microcassette), quest’ultimi provenienti da Enzo Sono Lina, un archivio di segreterie telefoniche provenienti da tutto lo Stivale e circoscritte alle registrazioni analogiche di un tempo ormai passato, quello degli anni 80 e 90. Idealmente il mezzo utilizzato, se pur desueto ma ancora funzionante, è un modo di rivendicare la longevità di certi prodotti industriali elettronici e una certa gestualità nell’utilizzarli. Probabilmente sarà un caso, ma il coordinatore didattico del liceo é Roberto Paris, compositore di musica contemporanea, che ha avuto una forte vicinanza con Denis Dufour, ex allievo di Pierre Schaeffer, l’antesignano della musica concreta.