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dom 29.07 2018

L'omaggio a Enrico Ghezzi in Piazza Maggiore

Dove

Piazza Maggiore
Piazza Maggiore, Bologna

Quando

domenica 29 luglio 2018
H 21:45

Quanto

free

Jacopo Quadri, Luigi De Angelis e Piersandra Di Matteo (Associazione Ubu per Franco Quadri) consegnano il Premio Franco Quadri 2017 a Enrico Ghezzi. Sarà inoltre presente l’artista Marco Mazzoni, che ha realizzato il premio.

A seguire le proiezioni scelte da Ghezzi:

LA RICOTTA (EPISODIO DI RO.GO.PA.G) // (Italia/1963) di Pier Paolo Pasolini (35′)
TOBY DAMMIT (episodio di Tre passi nel delirio) // (Italia-Francia/1968) di Federico Fellini (48′)
IL NUOVO MONDO (episodio di Ro.Go.Pa.G) // (Italia/1963) di Jean-Luc Godard (30′)
COLPA DEL SOLE // (Italia/1950) di Alberto Moravia (6′)

Queste le motivazioni del premio: “Critico cinematografico o ‘ri-autore’, come lui stesso si è definito, è artefice di un lungo ‘detour’ che attraversa il cinema, la filosofia, il teatro, la musica, la letteratura. Padre di programmi televisivi rivoluzionari per lo statuto di spettatore, sul finire degli anni Ottanta – nella pioniera Rai 3 diretta da Angelo Guglielmi – ha inventato linguaggi che hanno sabotato il meccanismo televisivo (da Blob a Schegge a Fuori Orario) facendo propria la ‘regola del gioco’ del montaggio analogico. Ha ideato architetture di festival che hanno scandito il passaggio tra il Novecento e il Duemila festeggiando il cinema come ‘magnifica ossessione’. E, soprattutto, ha fatto conoscere a generazioni di spettatori e artisti e critici l’unicità di autori ‘mai visti’, alimentando instancabilmente i nostri sogni notturni attraverso una galleria di specchi senza fine. Dobbiamo al Ghezzi ‘minatore’ la scoperta degli universi remoti di Paradžanov e Pelešjan, Wakamatsu e Kitano, Ioseliani e Tarr, Monteiro e Garrel. Al Ghezzi ‘captatore’, l’aver intercettato i mondi visionari e scomodi di Ciprì e Maresco e di Rezza e Mastrella, come di Alberto Grifi e Tonino De Bernardi. Al Ghezzi del teatro i cut dell’Otello televisivo di Carmelo Bene, come alcuni ispirati montaggi dagli spettacoli di Ronconi, e le maratone nelle connessioni tra teatro e cinema da Welles a Castellucci. Cartografo di atlanti che rigenerano la forza emotiva ed elettrica delle immagini, gli si riconosce un agire in armonia con le leggi della patafisica, proprie anche del Patalogo-Ubulibri – l’annuario dello spettacolo realizzato da Franco Quadri tra il 1979 e il 2009 – che ha potuto contare sulla sua collaborazione, negli anni Ottanta, ai nove volumi dedicati al cinema. Nell’assegnazione del Premio Franco Quadri a Enrico Ghezzi, l’Associazione vuole mettere al centro la funzione critica, indicando un cammino intuitivo, onnivoro e trasversale, capace di abbracciare in senso deuleziano derive e spaesamenti tra ‘paura e desiderio’, alla ricerca dell’enigma che, nel morso di un’arte radicale, ci tiene in vita. Con Ghezzi nel nome di Quadri si festeggia un vedere che determina il nostro posto nel mondo”.

Scritto da Salvatore Papa