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sab 08.12 2018

Gaika

Dove

Bronson
Via Cella 50, 48124 Madonna Dell'albero

Chi

Quando

sabato 08 dicembre 2018
H 21:00

Quanto

€ 12

0:00
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  • Glad We Found It

    Gaika

  • Born Thieves

    Gaika

  • Immigrant Sons (Pesos & Gas)

    Gaika

Courtesy of Spotify™

Se Gaika si fosse palesato sulla scena mondiale qualche anno fa sarebbe potuto benissimo finire dentro a “Ritmi afrofuturisti”, il libro della Attimonelli, grazie alla sua grime farcita di autotune ma ibridata con l’ industrial. “Machine”, un mixtape rigorosamente autoprodotto, spronò la Warp a mettere le mani avanti, assicurandosi successivamente quattro EP e il primo full lenght dell’uomo, uscito quest’anno, l’acclamato “Basic volume”. Un fiume in piena. Fatto incetta di copertine di magazine celebri, i soliti The Wire e Crack mag, più un passaggio nel palinsesto del programma di Iggy Pop su BBC Radio 6, quello per il ragazzo del quartiere di Brixton (toh, parolina magica?!) sembrerebbe uno dei rari casi di hype sensato, perché la musica di Gaika vibra di graffiante rabbia metropolitana e veicola un messaggio prevalentemente politico, in cui affiorano vicende personali e considerazioni sul momento storico grottesco che stiamo vivendo. Scordatevi, quindi, lo stereotipo del trapper macina soldi: sì, anche Gaika ha creato una propria linea di abbigliamento, ma è sicuramente più “barricadera” rispetto a quella dei “triplo 7”. “The Spectacular Empire II: The Time Machine”, la sua esibizione al MONOM (il distaccamento sotterraneo della meravigliosa Funkhaus di Berlino), commissionatogli dal CTM, è rimasta a imperitura memoria: estensione live della serie di EP “The spectacular Empire” e dell’omonimo racconto cyberpunk uscito per le colonne di Dazed magazine, consisteva un’installazione AV immersiva in cui venivano sfruttati 48 microfoni omnidirezionali e nove ampli, in modo da sfruttare appieno l’ambiente circostante, indagando la dislocazione spaziale, la propria introspettività, in rapporto con le macchine e la tecnologia. “Authority is relative, I want to challenge authority, I want us all to”. Questa sentenza dovrebbe già spronarvi a farvi avanti…

Scritto da Francesco Augelli