È sempre un piacere abbandonarsi a musiche che di fatto sono sperimentali ma hanno qualcosa di pop, capaci di fermarsi quasi indelebili nella testa o nello stomaco, uniche e personali, quasi intime, ma in fondo pregne di un sentire comune. Difficile da spiegare, più semplice scontrarcisi. Questo è il caso degli Xiu Xiu (se avete sempre avuto tentennamenti nel recitare il loro nome dinanzi a terzi, sappiate che la pronuncia corretta è “shoo shoo”), da più di un decennio all’opera, forgiando un misto personale che va dall’elettronica al folk, dal noise alla wave. Il loro intensissimo live, in bilico tra concerto, performance artistica e seduta psicanalitica, ci mette di fronte all’anima tormentata del buon Jamie Stewart, punto fermo di una creatura musicalmente inquieta che ha subito diverse metamorfosi (accogliendo negli anni componenti provenienti da Mr. Bungle, Deerhoof e The Dead Science). Solo lui poteva approcciarsi con la giusta dose di incoscienza e sfrontatezza a una rivisitazione delle sublimi e indimenticabili partiture composte da Angelo Badalamenti per Twin Peaks offrendone una reinterpretazione più spigolosa.  Il californiano – che ci ha abituato all’alternanza di grottesche litanie art-pop e romantiche elegie della paranoia – presenta stasera l’ultimo Girl with Basket of Fruit con la presenza sul palco di Thor Harris e Jordan Gieger (Minus Story / Shearwater). Chiudete gli occhi e godetene.