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sab 09.02 2019

Shabazz Palaces

Dove

Bronson
Via Cella 50, 48124 Madonna Dell'albero

Quando

sabato 09 febbraio 2019
H 21:00

Quanto

€ np

0:00
0:00
  • free press and curl

    Shabazz Palaces

  • Shine a Light

    Shabazz Palaces

  • An echo from the hosts that profess infinitum

    Shabazz Palaces

Courtesy of Spotify™

Il progetto Shabazz Palaces rappresenta la visione utopico-futuristica dell’hip hop che negli anni è venuta a mancare. Realizzandola, Ishmael Butler e Tendai Maraire ci hanno dimostrato che oggi è ancora possibile fare rap di un certo spessore che possa “funzionare” – anche senza piegarsi ai compromessi o ai copia incolla dettati dalle mode del momento. Ascoltare il duo americano significa ritrovarsi immersi in un ascolto in un primo momento estraniante e visionario, ma in realtà profondo e realistico non appena ci si tuffa nei testi.

Nella loro musica gli argomenti trattati raccontano della cultura antropo-socio-economico-politica occidentale, declinati in pieno spirito rap, per accostamenti di immagini e giochi di rime. A differenza di altre correnti musicali che hanno esternato il disprezzo e l’angoscia della crisi dei tempi che corrono con espressioni assai più estreme (incentrate sull’impatto sonico, non è un caso che proprio Ismael abbia un progetto b-side con Oneohrix Point Never, chiamato 319) o le non-espressioni superficiali da classifica dell’80% della musica mainstream, gli Shabazz lo hanno fatto come gli antichi: strofe e beat portati a uno stato evoluto dello STILE hip hop che rappresentano.

Dovendoci basare soltanto sul loro suono, caratterizzato da paesaggi sonori onirici e a tratti quasi mistici, come riecheggi electro robotici vecchia scuola Africa Bambaataa e oltre, scommetteremmo che il duo arrivi dalla scuderia Brainfeeder di Flying Lotus. Ma non è così: sono di Seattle e avendo un approccio produttivo molto più simile al mondo del DIY, sin dal loro esordio, gli Shabazz Places hanno pubblicato i loro lavori su Sub Pop (etichetta storica dei Nirvana, per capirci a grandi linee).

Dal vivo sono un’esperienza totalizzante, un mix di elementi acustici (percussioni varie), campionamenti e synth, in un incredibile gioco di coppia tra Ishmael e Tendai ai microfoni. Un progetto che ha tutte le carte in regola per essere un ottimo esempio di musica o-r-i-g-i-n-a-l-e nel 2019, quindi ascoltatelo e andate al concerto.

Scritto da Jacopo Panfili