Nel mio telefono tengo ancora un foto della vacanza a Berlino con la mia ex. Non siamo davanti al Reichstag o in un caffè sulle rive della Sprea, ma in mezzo ai fumi del Panorama Bar. Io sono abbracciato ad Adriano Canzian mentre mi lecca un orecchio, lei è stretta al suo frontman, un grassone peloso col volto coperto in una maschera di lattice e indosso solo un tutù da ballerina. Aveva appena terminato il suo solito live devastante fatto di synth stuprati, dark-beats, testi spinti e acid-loops. Forse ho un romanticismo perverso, ma quella foto rimane l’istantanea più bella della mia storia d’amore. Canzian torna a Bologna per il 14esimo compleanno del party più trasgressivo di sempre, il Decadence accompagnato dallo spettacolo estremo dei polacchi Suka Off e il solito carico performance di body art, body modification e fetish, bondage e installazioni video. Stasera come allora il candore è bandito, nei vestiti quanto nelle relazioni.