Il viaggio di Leonor Antunes attraverso le stanze del proprio personale museo modernista prosegue da anni con instancabile coerenza e senso di consapevolezza della contemporaneità.
Per il progetto “a seam, a surface, a hinge or a knot”, ospitato all’interno di Palazzo Giustinian Lolin, l’artista portoghese realizza delle strutture che intendono rendere omaggio ad alcune importanti figure dell’architettura e design veneziano quali Carlo Scarpa, Franco Albini, Franca Helg, Egle Trincanato e Angelo Masieri.
La sua vocazione novecentesca si manifesta attraverso un lavoro per sottrazione che fa emergere tutte le potenzialità della forma in tre dimensioni: le sue sculture, che esprimono un amore per la manualità, hanno un carattere verticale e si servono della luce per modularsi ed inserirsi rispettosamente nell’ambiente che li ospita.
L’ottone, il cuoio, il nylon o il sughero, materiali da lei spesso utilizzati, presuppongono tecniche di lavorazione artigianali che riescono a sorprendere per la propria adeguatezza estetica, fortemente dichiarativa e che non sembra lasciare spazio ad incertezze.
Scritto da Marco Beretta