C’è un bel pezzo di quella scena italiana venuta dal basso e capace di fare numeri considerevoli. Indimenticabile perché indie, ma anche per un futuro in parte già scritto, oltre la scena indipendente stessa. Vedi Ghemon, uno che di gavetta ne ha fatta tantissima, e pur essendo arrivato a Sanremo nel 2019 conserva ancora lo spirito libero dei primi passi; gli Eugenio in Via di Gioia, altri gran frequentatori di palchi e palchetti, passati per il Primo Maggio a Roma ma freschi ed energici come un ragazzino agli esordi; o pure gli Ex-Otago, anch’essi reduci da Sanremo ma con la testa del proprio cantante – Maurizio Carucci – in campagna, precisamente in Val Borbera, provincia di Alessandria, dove si dedica all’orto e al vino. Gente comune, la definiresti, eppure capace di scrivere canzoni che ti si incollano nel cervello, indimenticabili appunto, se non per sempre, sicuramente per un bel po’. Quante volte abbiamo cantato le strofe di Anima Lattina dei Coma Cose? La Milano scritta nei loro testi pare di conoscerla anche dal profondo sud. O la Roma di Ghemitaiz, Gazzelle e Ketama, 126 come i gradini di una scalinata di Monteverde, il quartiere che ha dato vita alla love gang. Sono tutti al Parco Nord il 12 e il 13 luglio. Segnatevelo.