Il comunicato di lancio della nuova edizione parlava di un festival a visione femminile, un tema che ha cominciato a svilupparsi a partire dalla tematica scelta per il consueto Premio Sonego, concorso di sceneggiatura che quest’anno metterà alla prova i partecipanti sul concetto di lead female character. Certo si tratta di una scelta che in parte ha indirizzato l’attenzione su alcuni temi rispetto ad altri ma, allo stesso tempo, è accaduto qualcosa di fortuito: si è visto aumentare di molto tra le fila di collaboratori e ospiti presenze femminili che si sono mostrate non come eroine di movimenti politicizzati ma attraverso la loro creatività. Mai come in questa edizione si può parlare di “visione femminile”, una prospettiva
nuova attraverso la quale interpretare la realtà. Lo strumento con il quale lo vogliono fare è in primo luogo attraverso il cinema, la settima arte e forma di narrazione potentissima proprio perché si nutre per definizione delle altre forme di comunicazione.
Scritto da Redazione Venezia