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mer 23.10 2019 – dom 03.11 2019

Gender Bender 2019: Radical Choc

Dove

Bologna
Bologna

Quando

mercoledì 23 ottobre 2019 – domenica 03 novembre 2019

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Facendo il verso a quel termine che tanto piace ai cinici leoni da tastiera, Gender Bender torna a occuparsi di temi scomodi e “radical chic” che riguardano le rappresentazioni del corpo, delle identità di genere e di orientamento sessuale, proponendo il proprio radical choc fatto di danza, cinema, conversazioni e reading, workshop e feste. Più di 120 appuntamenti dal 23 ottobre al 3 novembre in moltissimi luoghi di Bologna che danno spazio a corpi non conformi, nuovi femminismi, aree geografiche calde come il Medio Oriente, l’America Latina e l’Africa e questioni scottanti come la pratica della mutilazione dei genitali femminili e l’aborto.

Il festival del Cassero diretto da Daniele Del Pozzo continua a indagare sul significato profondo delle differenze ospitando anche quest’anno decine di ospiti italiani e internazionali, creando il proprio spazio di confronto artistico e culturale inclusivo e aperto. Una comunità nuova, come quella che emerge dal lavoro della coreografa israeliana Yasmeen Godder Common emotions che trasforma il palcoscenico in un luogo inaspettato di nuove relazioni tra pubblico e performer. Suo anche Stereotypes Game, spettacolo rivolto agli adolescenti che riflette sugli immaginari e gli stereotipi di genere. Passing the Bechdel Test del coreografo belga Jan Martens dà voce e movimenti a tredici giovani che si identificano (o no) come ragazze per ragionare su cosa significa essere femministe oggi, mentre l’iraniano/a Sorour Darabi nel suo Savušun ridefinisce il concetto di mascolinità come ode alla vulnerabilità, rievocando i riti sciiti che mettono in discussione la visione occidentale dell’uomo. Ne L’età dell’horror di Riccardo Buscarini due uomini portano in scena la bellezza e le contraddizioni di una relazione sulle note de L’arte della fuga di Bach e P!nk Elephant di Siro Guglielmi si concentra sui concetti di desiderio, trasformazione e sulle aspettative sociali nei confronti del corpo.

Tra le performance spicca poi quella degli inglesi Drag Syndrome, primo collettivo al mondo di drag king e drag queen formato da persone con la sindrome di Down, ospiti anche del party di Halloween al Cassero.

Importantissima, come sempre, la sezione dedicata al cinema in cui si incontrano: Tehran: City of Love del regista Ali Jaberansari che mette sullo schermo le storie di tre persone non convenzionali in cerca d’amore in una città difficile come la capitale iraniana; El Principe di Sebastián Muñoz, storia di amore e violenza, tradimento e lealtà tra due uomini all’interno di un carcere nel Cile del 1970; In the name of your daughter di Giselle Portenier, sulla pratica illegale della mutilazione genitale femminile in Tanzania; o Female pleasure di Barbara Miller sull’affermazione della sessualità contro le culture patriarcali in diverse parti del mondo.

La sezione dedicata agli incontri, dal titolo Radicali liberi, tra presentazioni di libri, fumetti e reading va invece alla scoperta di quelle personalità artistiche dalle quali il festival riprende la forza iconoclasta: lo scrittore cileno Pedro Lemebel, l’artista francese Claude Cahun, il pittore inglese Francis Bacon e la triade letteraria composta da Lord Byron, Oscar Wilde e Wystan H. Auden.

Infine i workshop incentrati sulla creazione di uno spirito di comunità e le immancabili feste, su tutte quella di LaRoboterie con la rapper serba Gnučči, che già fece impazzire il pubblico di Santarcangelo qualche anno fa.

Nota ecologista: per ripianare il proprio impatto ambientale, il festival ha deciso di destinare parte dell’incasso a Foreste in Piedi di LifeGate, un progetto di tutela di 20mila mq di foresta amazzonica in Brasile: per ogni biglietto acquistato verranno così tutelati 10 metri quadri di foresta.

QUI IL PROGRAMMA COMPLETO

Scritto da Leona