A quattro decadi da Il potere dev’essere bianconero (1978), Daniele Segre torna a parlare del gruppo dei Drughi, una delle cinque tifoserie organizzate della curva juventina. Fra fumogeni, cori da stadio, fuochi d’artificio e bandiere tricolori, i protagonisti del film raccontano cosa la curva abbia rappresentato per loro nel tempo: un senso di appartenenza sui generis, un rito di iniziazione che si rinnova ogni settimana, svincolato da qualsiasi altra forma sociale, che sia la famiglia o il lavoro.
Scritto da L.R.