Le stanze del Palazzo che fu una dimora storica accolgono una danza che abita per una sera nel silenzio di una casa vuota ricreando l’intimità di una musica da camera.
Per la prima volta a Bologna, Yasmine Hugonnet, porta una danza che è un processo di derive tra diversi strati di senso in cui lo spazio diventa uno strumento elastico, e il tempo si dilata come una superficie flessibile, si moltiplica, con umorismo e una delicata originalità.
Scritto da L.R.