Salon Suisse lascia Venezia e la 58esima edizione della Biennale d’arte offrendoci tre serate gratuite per la fine di Novembre e che compongo le ultime della serie di appuntamenti iniziati a maggio dell’anno scorso atte a sostenere il Padiglione Svizzero. Il titolo per la rassegna è “Resisting” e sapendo il discorso sull’importanza della lentezza e del rispetto dei tempi fisiologici che gli svizzeri avevano iniziato, forse il titolo vuole indicare un ipotetico “fronte di resistenza” che trova opposizione nei paradigmi di efficienza e produzione dettati dal sistema capitalista, lo stesso sistema che si è pronti a dibattere e questionare durante le serate.
Si parte giovedì 21 novembre, ore 19, con la presentazione del documentario “The Story of Night” del vidoemaker svizzero Clemens Klopfentsein, si continua venerdì, ore 16 e 19, con “Does Slow Art Exist” e “Giving Time Portrait” due talk rispettivamente tenuti da studenti e docenti dell’accademia di belle arti di Venezia e dal professore universitario e ricercatore Tristain Weddingen. Si finisce il 23 novembre, sabato ore 19, con “Moving Backwards” discussione iniziata a maggio all’interno del padiglione svizzero ai Giardini della quale ricordiamo la presenza del duo artistico Pauline Boudry e Renate Lorenz, della rispettiva curatrice Charlotte Laubard e della gallerista Isabelle Alfonsi. La stessa sera si concluderà con uno “Slow Dance Party”, un tentativo sperimentale della artista Laurence Wagner: in questo caso appuntamento alle 22 per una lenta notte veneziana.
Scritto da Valeria Segna