La premiata ditta composta dai torinesi Funk Shui Project e dal palermitano Davide Shorty è tornata per farci tirare fuori la crema solare anche in inverno. Un sodalizio nato nel segno del groove: tra nu-jazz dall’appeal radiofonico, una credibile declinazione mediterranea di reggae contemporaneo e testi ora più militanti ora più introspettivi, ribaditi nell’ultimo album “La soluzione”.
Alla vulcanica presenza scenica di Shorty – che è riuscito a fare intelligentemente tesoro dell’esperienza di X-Factor – stavolta si aggiungono anche le rime di Johnny Marsiglia, tra i talenti del rap nostrano che meriterebbero certamente una maggiore attenzione. Lo ritroveremo sul palco forte delle produzioni contagiose di Natty Dub e con Joe Allotta alla batteria, per farci sudare dall’inizio alla fine del concerto. Nulla di nuovo sotto al sole, ok, ma tutto curato nei minimi dettagli, dalla proposta trasversale alla chimica tra gli artisti on stage. Tocca convincere gli scettici?
Scritto da Lorenzo Giannetti