Orgoglio veneto: lo possiamo sfoggiare raramente, ma quando è tempo di Natale state sicuri che il proverbiale amore di queste terre per i gradi alcolici tornerà a primeggiare, spazzando via nebbie e diffidenze per un grande rito collettivo di fratellanza e amore. Provate a googlare e non troverete altro risultato al di fuori di Mestre. Un solo dio, una sola messa alcolica. Erano gli anni ’90: c’era chi usciva dalla chiesa di piazza Ferretto e chi invece usciva, barcollando, dal Calice, il cui nome, diciamolo, è già tutto un programma. Negli anni 2000 la festa si allarga anche nella zona di Piazza Barche, con qualche pirata che monta le casse su carrello della spesa, attacca il lettore cd, accende un generatore e trascina ulteriori folle. Ogni decade ha la sua. Ancora oggi se googlate (a meno che non sia colpa della mia bolla personalizzata) alla voce “Messa Alcolica” trovate sempre e solo Mestre. E Mestre sia, anche stasera, con lo stesso evento che è ormai diventato “policentrico”, un marchio da esportazione. E se i nostalgici del Tag li trovate al Chiringuito, se al 21 & Agatha ci piazzano ballerine e vocalist, noi ci potreste trovare Da Alfredo. Locale (quasi) nuovo, locale certamente fresco. Magénta (in foto) salirà al primo piano e dalla terrazza che si affaccia su piazza donatori sangue e le sue mirabili sculture in acciaio corten, in dj set solo vinile, con una selezione ibrida e intensa tra bass, garage, techno dalle influenze tropicali e una dose killer di percussioni.  Se poi mentre tornate a casa incrociate renne e Santa Klaus, ancora una volta, sappiate che è la magia del Natale.