Lo spettacolo è ispirato alle poesie di Ivano Ferrari che, in gioventù, lavorò al macello di Mantova: ribaltando completamente l’idea di “poetico”, con la sua opera ha dimostrato che la poesia può nascere anche attraversando luoghi e immaginari terrificanti come il continuo prodursi di morte violenta.
La scelta di lavorare su queste poesie viene da un percorso sulla memoria dei campi di sterminio nazisti che si combina con l’esperienza di Ferrari nei macelli: non solo analogia nella produzione meccanica di morte ma anche luoghi in cui persiste il concetto di sterminio come possibile normalità. L’uomo come soggetto detentore di caratteristiche metafisiche che lo portano a prevalere anche crudelmente su altri esseri viventi una volta classificati di specie diversa.
Macello è un’azione poetica, più simile ad un concerto per voce sola che tenta di restituire, in modo non documentaristico, quel magma scabroso e nascosto che sgorga dalla pratica quotidiana d fuori ella macellazione.
Numero di posti limitati: è consigliata la prenotazione
Scritto da L.R.