Chi meglio del direttore Ivan Fedele per spiegare questa Biennale Musica 2020? Per questo pubblichiamo (quasi) integralmente il suo “spiegone”. A volte lo si fa per pigrizia, per insicurezza, per insipienza, a volte, al contrario, non lo si fa per rivendicare una (presunta) superiorità del “medium” rispetto all’oggetto del discorso, per esigenze di sintesi, per antipatia o perché l’ha già fatto qualcun altro e non si possono fare figuracce. La cosa bella è che di tutte queste cose noi ce ne freghiamo. La sinossi è un’arte che ormai si è persa: spesso ci troviamo davanti a descrizioni di spettacoli o festival che tradiscono completamente la natura concreta dell’esperienza a cui fanno riferimento, divagano, divanano, aprendo digressioni inconsistenti e parziali. Approccio radical chic. Un po’ di radical chic, quando si parla della Biennale, ci deve stare. Tipo così. Fermandosi a una certa. Lasciando che le elucubrazioni meta-mediatiche, l’esegesi, lascino spazio ai veri protagonisti. Gli anniversari di Maderna e Nono, il ruolo del pianoforte nella musica contemporanea, le nuove leve della Biennale College. Chi sono i protagonisti di questa Biennale Musica? La risposta più banale la diamo noi: i concerti. Seconda risposta: il direttore artistico. Perché è dalle sue scelte che si dipana il filo narrativo del festival, quest’anno intitolato “Incontri“. E allora churnalism! Il mambo ancora non c’è entrato. Abbiamo scelto così. Il direttore del settore Musica della Biennale di Venezia, nella sua nota introduttiva a questa edizione si esprime mettendo i luce i punti cardinali che guidano la sinfonia di eventi in programma dal 25 settembre al 4 ottobre con 18 appuntamenti che riservano 28 novità, di cui 15 in prima assoluta (7 commissionate dalle Biennale) e 13 in prima nazionale.
Ecco (con pochissimi tagli), l’intervento di presentazione del direttore del Settore Musica della Biennale di Venezia: «Tutti i Festival di Musica Contemporanea che ho curato dal 2012 ad oggi non avevano né l’obbiettivo né tanto meno la pretesa di essere un’indagine esaustiva sulla musica contemporanea. I fili rossi che hanno guidato e cucito i palinsesti di quasi un decennio in un’unica storia conseguente, sono sostanzialmente tre: l’individuazione di forti differenziazioni stilistiche e concettuali tra gli autori più significativi (la musica contemporanea di scrittura non è “sempre uguale”!), la constatazione che questo genere musicale (sì, è un genere, almeno dal mio punto di vista) è ben vitale e ha proseliti giovani in tutto il mondo e, last but not least, che la sperimentazione e la ricerca sono dimensioni della creatività che possiamo ritrovare, feconde, anche in altri generi. A proposito di questi ultimi, mi sembra ormai pretestuosa la rivendicazione di un qualsivoglia primato alla musica di scrittura dacché il genio riesce a rivelarsi ovunque il suono si esprima come pensiero».
«Le pratiche musicali del nostro tempo ci rivelano come e quanto i generi e i musicisti provenienti da essi dialoghino sempre più tra di loro. Sono spesso gli incontri più proficui, che determinano corti circuiti illuminanti e che sovente indicano strade percorribili alla creatività. Penso ai live-set del CIMM Bissuola, promossi sotto forma di workshop durante l’arco dell’anno. Come pure evocatore di grande potenza espressiva è l’incontro tra il suono sintetico e l’immagine che ci propone il College Musica del CIMM Arsenale per il quale sono stati selezionati quattro progetti di opere multimediali realizzate da giovani artisti seguiti da tutor di rilevanza internazionale. D’altra parte l’acronimo di questa bella realtà di cui la Biennale si è dotata recentemente ci indica la direzione sperimentale, di ricerca e produttiva verso cui si orienta: Centro di Informatica Musicale e Multimediale. Un centro che ha già tanto prodotto nel suo anno di battesimo e che ha tutte le intenzioni di collocarsi al centro del panorama europeo degli studi del settore di riferimento. C’è poi l’incontro-confronto tra gli strumenti ordinari, quelli “aumentati” e una nuova liuteria visionaria quale quella inventata e proposta da Giovanni Verrando in Instrumental freak show che pare prendere alla lettera l’affermazione di John Cage per il quale una musica nuova necessiti imprescindibilmente di strumenti nuovi, siano essi acustici, elettronici ma anche concettuali. Una voce originale, proprio da quest’ultimo punto di vista, è quella di Raphaël Cendo (nostro Leone d’argento per il 2020) fondatore di un movimento artistico, ma forse sarebbe meglio dire di una corrente estetica potente quale quella della “saturation”. Nei suoi scritti teorici riscontriamo istanze rivoluzionare che pongono il dato acustico e quello percettivo della musica sotto una luce nuova, una dimensione in cui il suono si trasforma da elemento oggettivo in reazione soggettiva che ritorna al testo originario in un percorso transizionale ininterrotto. Anche la relazione tra scrittura e improvvisazione viene riformulata alla luce delle potenzialità analitiche del soggetto così come la psicoacustica recente le ha studiate e ridefinite. Anche in questo festival ho preferito ai concerti antologici (molto pochi) i concerti monografici o comunque a due voci allo scopo di consentire un incontro più approfondito con gli autori. Non poteva essere diversamente per il nostro Leone d’oro alla carriera 2020 Luis De Pablo, il più grande compositore spagnolo vivente, artista geniale dalla creatività inesauribile di cui presenteremo due lavori sinfonici tra i quali il Concierto para viola e orquesta in prima mondiale».
«Il 2020 è anche un anno di anniversari illustri, che abbiamo voluto ricordare e onorare, come quelli di Bruno Maderna, Luigi Nono, Franco Donatoni e Ludwig van Beethoven. La modernità di quest’ultimo grande titano si proietta feconda ancora fino ai nostri giorni e nei tre recital per pianoforte proposti la sua musica verrà accostata a quella di altri tre classici della modernità: Franco Donatoni, appunto, Pierre Boulez e Karlheinz Stockhausen. Il concetto di classico non va confinato storicamente a due secoli e mezzo fa, ma può benissimo assurgere a categoria assoluta. Evento di rilievo sarà la ripresa de I Cenci di Giorgio Battistelli, che si avvarrà di un cast sorprendente insieme alll’Ensemble ‘900 del Conservatorio di Lugano diretto da Francesco Bossaglia, ormai una presenza abituale alla Biennale. Anche quest’anno la Biennale si è impegnata a commissionare numerose nuove opere a compositori affermati come Fabio Nieder, Alessandro Melchiorre, Marcello Filotei, Fausto Sebastiani, Sofia Avramidou, Ruggero Laganà e Sandro Gorli compilando un palinsesto ricco di prime mondiali e italiane. Avremo due orchestre, l’Orchestra di Padova e del Veneto e L’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano e numerosi ensemble: Ensemble Contrechamps, Fontanamix, Ensemble Fractales, Oktopus Ensemble, Divertimento Ensemble, Ensemble Interface, Quatuor Tana & Neuen Vocalsolisten, Ensemble Cairn, Ensemble Conervatori di Trieste e Belgrado».
PROGRAMMA COMPLETO
VENERDÌ 25 SETTEMBRE
ore 12.00
Arsenale – Sale d’Armi
incontro con Luis de Pablo– Leone d’oro alla carriera
ore 20.00
Arsenale – Teatro alle Tese
LUIS DE PABLO
cerimonia di consegna del Leone d’oro alla carriera
a seguire
ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO
Luis de Pablo(1930)Concierto para viola y orquesta(2018, 23’),prima es.ass.
Fantasíasparaguitara y orquesta(2001, 31’)prima es. it.
viola Garth Knox
chitarra ThierryMercier
direttore Marco Angius
SABATO 26 SETTEMBRE
ore 20.00
Teatro Piccolo Arsenale
LUIGI NONO
Luigi Nono (1924-1990) Post-prae-ludium n. 1 per Donau per tuba ed elettronica(1987, 13’)
La Lontananza Nostalgica Utopica Futura per violino e 8 nastri magnetici (1988-1989, 50’)
…sofferte onde serene…per pianoforteenastro magnetico
(1976, 13’)
tuba Ancangelo Fiorello
violino Francesco D’Orazio
pianoforte Francesco Prode
elettronica Alvise Vidolin
DOMENICA 27 SETTEMBRE
ore 12.00
Teatro Piccolo Arsenale
LEONARDO COLAFELICE / recital pianoforte
Karlheinz Stockhausen (1928-2007) Klavierstücke I, II, III, IV, V, VIII, IX (1952-1961, 27’)
L. van Beethoven (1770-1827) – F. Liszt (1811-1886)
Sinfonia n.5 (1807-1808, 35’)
ore 16.00
Arsenale – Teatro alle Tese
ENSEMBLE CONTRECHAMPS
Rebecca Saunders(1967)To and Fro(2010, 10’)
Scar (2020, 19’)prima es. it.
JaquesDemierre(1954)Biotope(2019, 27’) prima es. it.
direttore ClementPower
ore 20.00
Teatro Goldoni
I CENCI / ENSEMBLE900
Giorgio Battistelli (1953) I Cenci (1997, 80’)
teatro di musica da Antonin Artaud
musica e libretto Giorgio Battistelli
editore Casa Ricordi, Milano
direzione musicale Francesco Bossaglia
regia Carmelo Rifici
regia del suono Fabrizio Rosso
live-electronics e diffusione Alberto Barberis, Nadir Vassena
con Roberto Latini, Anahì Traversi, Elena Rivoltini, Michele Rezzonico, con la performer Marta Ciappina, con la partecipazione in video di Fabrizio Rocchi
Ensemble 900 del Conservatorio della Svizzera Italiana
flauto Eva Martínez Saavedra
clarinetti Joel Alves Cardoso, Marta Sánchez González
clarinetto basso Jonas Morkunas
tromba Matteo Villa
trombone Francesco Parini
tuba Federico Moscarola
percussioni Paolo Fratello, Tommaso Tola
sintetizzatore Federico Melis
viole Lisa Bulfon, Chiara Ludovisi
violoncelli Giacomo Cardelli, Ulisse Roccasalva
contrabbassi Klaudia Baca, Michele Santi
pianista accompagnatore Lorenzo Grossi
LUNEDÌ 28 SETTEMBRE
ore 16.00
Teatro Piccolo Arsenale
WILLIAM GRECO /recital pianoforte
L. van Beethoven (1770-1827) Bagatelle op. 126 (1823-1824, 20’)
Pierre Boulez (1925-2016) Notations (1945, 11’)
L. van Beethoven (1770-1827) Variazioni op.34 (1802, 15’)
Pierre Boulez(1925-2016) Sonata n.1 (1946, 11’)
ore 20.00
Teatro Piccolo Arsenale
PASQUALE IANNONE /recital pianoforte
Franco Donatoni (1927-2000) FrançoiseVariationen1-28 (1983, 25’)
L.van Beethoven(1770-1827) –F. Liszt(1811-1886) Sinfonia n.7 (1811-1812, 38’)
MARTEDÌ 29 SETTEMBRE
ore 12.00
Arsenale – Sale d’Armi
Il repertorio pianistico – incontro
ore 20.00
Arsenale – Teatro alle Tese
FONTANAMIXENSEMBLE / COLLETTIVO IN.NOVA FERT
Sette Canzoni per Bruno
concerto-documentario per i 100 anni di Bruno Maderna
prima es. ass.
Collettivo In.NovaFert (Bernardo Lo Sterzo, Livia MalossiBottignole, Marco Pedrazzi, Alessio Romeo, Diego Tripodi)
Ti guardo e lacrimo, Venezia mia
Widmung (dedica)
In Progress
Love’s Ecstasy
Play with Bruno!
Solo
The last interview
drammaturgia e voce recitante Luca Scarlini
video Stefano Croci
voce Valentina Coladonato
FontanaMIXensemble
flautiLavinia Guillari
clarinetti Marco Ignoti
violino Valentino Corvino
violoncelloSebastiano Severi
chitarra e chitarra elettricaWalter Zanetti
arpaAlice Caradente
accordeonJacopo Cerpelloni
pianoforteStefano Malferrari
tastiera elettronicaLivia MalossiBottignole
regia audioNicola Evangelisti
direttore Francesco La Licata
in collaborazione con il Centro Studi Maderna del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna MAMbo, Museo d’Arte moderna di Bologna
precede il concerto una conversazione con gli artisti (h 19.30)
MERCOLEDÌ 30 SETTEMBRE
ore 17.00
Teatro Piccolo Arsenale
ENSEMBLE FRACTALES
Maurizio Azzan (1987) Of other spaces(2017, 18′)prima es. it.
Fausto Sebastiani (1962)nuova creazione(2020)prima es. ass. – commissioneLa Biennale di Venezia
Alessandro Melchiorre (1951) nuova creazione(2020)prima es. ass – commissioneLa Biennale di Venezia
Mikel Urquiza (1988) Ars memoriae (2019, 10’) prima es. it.
Yann Robin (1974) Ftérà(2014, 12’)prima es. it.
ore 20.00
Arsenale – Teatro alle Tese
ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO
Fabio Nieder (1957)Z truhlemojejprababky” – Slovenské l’udovépiesneper soprano e orchestra(2020)prima es. ass. – commissione La Biennale di Venezia
Fabio Vacchi (1949) Concerto per violino e orchestra (Natura naturans) (2016 rev. 2018, 25’)
Dai Fujikura (1977) Shamisen Concerto(2019, 20’)prima es. it.
soprano Sarah Maria Sun
cimbalomEniköGinzery
violinoHaruka Nagao
shamisen HidejiroHonjoh
direttore Timothy Redmond
precede il concerto una conversazione con gli artisti (h 19.30)
GIOVEDÌ 1 OTTOBRE
ore 20.00
Teatro Piccolo Arsenale
OKTOPUS ENSEMBLE
Sofia Avramidou (1988)When the wolf met peter…per clarinetto in sib (2015, 5-6’)
Occulto vocale perflauto, clarinetto, violino, viola, violoncello,
pianoforte (2020, 10’)primaes.
ass.– commissioneLaBiennale di Venezia
Francesco Filidei (1973) Ballata n. 7per ensemble(2018, 16’) prima es. it.
Marcello Filotei (1966) nuova creazione per oboe, basso,
corno, tromba, trombone, arpa,
fisarmonica, percussioni (2020,12’)
prima es. ass. – commissione La Biennale di Venezia
KonstantiaGourzi (1962) Rezitativ Antigoneper soprano e pianofore(2019, 6’)prima es. it.
Wunde | Wunder 7 frammenti per percussioni e ensemble (2018, 24’)
prima es. it.
clarinetto SlavaCernavca
percussionista Claudio Estay
direttore KonstantiaGourzi
precede il concerto una conversazione con gli artisti (h 19.30)
VENERDÌ 2 OTTOBRE
ore 17.00
Teatro Piccolo Arsenale
DIVERTIMENTO ENSEMBLE
Franco Donatoni (1927-2000) Arpègeper 6strumenti(1986, 12’)
Ruggero Laganà (1956) nuova creazione(2020, 8’-10’)prima es. ass.–commissione La Biennale di Venezia
Franco Donatoni(1927-2000)Spiriper 10strumenti(1977, 10’)
Sandro Gorli (1948)nuova creazione(2020, 8’-10’)prima es. ass. –commissione La Biennale di Venezia
Franco Donatoni(1927-2000)Hotper sassofono soprano e 6 strumenti(1989, 14’)
sassofono Mario Marzi
direttore Sandro Gorli
precede il concerto una conversazione con gli artisti (h 16.30)
ore 20.00
Arsenale – Teatro alle Tese
ENSEMBLE INTERFACE
Giovanni Verrando (1965) Instrumental Freak Show- A manifesto on diversity(2020, 30’)prima es. ass. – commissione Ensemble Interfacecon il supporto di Siemens
Jean-Luc Hervé (1960) De près per 7 musicisti e musica
elettronica (2014, 20’)prima es. it.
voce Giulia Zaniboni
video Michele Innocente, Giovanni Verrando
sceneedisegno luci Angelo Linzalata
regia del suono Paolo Brandi
liuteriaAndrea Tremolada
regia del suono Jean-Luc Hervé (De près)
direttore Francesco Pavan
precede il concerto una conversazione con gli artisti (h 19.30)
SABATO 3 OTTOBRE
ore 12.00
Arsenale–Sale d’Armi
La saturation
incontro con RaphaëlCendo
ore 17.00
Teatro Piccolo Arsenale
ENSEMBLE CAIRN
Tristan Murail (1947) dal cicloPortulan per 8 musicisti
Garrigue(2008, 7′) per flauto, viola, violoncello, percussioni
Paludes (2010, 11′) per flauto, clarinetto, trio à cordes
Seven Lakes Drive (2006, 8′) per flauto, clarinetto, corno, pianoforte, violino, violoncello
La Chambre des cartes(2011, 8’15”) per flauto, clarinetto, corno,
pianoforte, percussioni, violino,
viola, violoncello
JérômeCombier (1971) Fumo di pietra (2017, 6’) per flauto, clarinetto, violoncello prima es. ass.
Die FinsterenGewässerder Zeit (2017, 25’)per flauto, clarinetto,
trombone, pianoforte, viola,
violoncello prima es. it.
flautoCédricJullion
clarinettoAyumi Mori
corno Antoine Dreyfuss
pianoforteFuminoriTanada
percussioniSylvainLemêtre
violinoLéoMarillier
viola CécileBrossard
violoncello Frédéric Baldassare
direttore Guillaume Bourgogne
ore 20.00
Arsenale – Teatro alle Tese
RaphaëlCendo
cerimonia di consegna del Leone d’argento
a seguire
QUATUOR TANA / NEUE VOCALSOLISTEN
RaphaëlCendo(1975)Delocazioneper quartetto vocale, quartetto d’archi(2017, 70’) prima es. it. – commissionefestival Musica, collectif Tana,ImpulsNeueMusik
testo Claude Royet-Journoud, Georges Didi-Huberman, Rainer-Maria Rilke, Georges Bataille
DOMENICA 4 OTTOBRE
ore 16.00
Arsenale –Tese dei Soppalchi
BIENNALE COLLEGE – MUSICA
Matteo Gualandi(1995)/Silvio Petronzio(1995) Nuova creazione prima es. ass.
violoncello Michele Marco Rossi
Luca Guidarini(1995)/Andrea Omodei(1988)Morphology of Digital Mouth prima es. ass.
soprano Ljuba Bergamelli
Matteo Tomasetti(1995)/Filippo Gualazzi (1993) Perpetuoprima es. ass.
contrabbasso Filippo Angeloni
Francesco Pellegrino (1986)/Roberto Cassano(1995)Habitatprima es. ass.
sassofono tenore Eudes Bernstein
4 composizioni originali per strumento solo, elettronica e video in tempo reale
produzione CIMM – Centro di Informatica Musicale Multimediale di Venezia – Arsenale
ore 20.00
Arsenale – Tese dei Soppalchi
BIENNALE COLLEGE – MUSICA
replica
ore 23.00
Arsenale – Teatro alle Tese
BIENNALE COLLEGE – CIMM
dj set
con i selezionati del Centro di Informatica Musicale Multimediale di Mestre – Bissuola
Scritto da Redazione Venezia