Una casa formato globo, globale, globalizzata. A Treviso, in casa Benetton, l’arte è l’emblema di una visione planetaria e globalista, con continue infatuazioni etno-world che sembrano figlie naturali del tropicalismo alla Gaugin e dell’art brut di Dubuffet. È come se il tycoon trevigiano, nelle vesti di collezionista, esprima la sua “immagine del mondo” attraverso queste esplorazioni estetiche di luoghi lontani, a volte eccentrici, sempre colorati. “When the Globe is Home” non fa eccezione, aggiungendo alcune significative suggestioni che giocano con il contesto: sia quello logistico sia quello storico che stiamo attraversando ormai da un anno, o quasi. La pandemia ci ha costretti a “casa” e dobbiamo trovare il modo per far entrare il mondo tra le nostre mura domestiche, in un anelito insopprimibile di socialità e conoscenza. Ma la sede espositiva, in questo caso, paradossalmente, è quella delle prigioni (l’ex carcere asburgico restaurato dall’architetto Tobia Scarpa): un luogo di costrizione, claustrofobica, di confino, di limitazione delle libertà.
Concepita, dunque, prima dello scoppio della pandemia globale, la mostra che collega specularmente il mondo e la casa, assume un nuovo potere evocativo. Le opere – molte delle quali presentate per la prima volta – sono tutte incasellate nelle loro celle e raggruppano 13 artisti internazionali selezionati dalle collezioni Art Theorema di Imago Mundi. La continua mediazione tra globale e locale, tra vicino e lontano, tra collettivo e individuale: tra «Mondo» e «Casa» rimane uno degli emblemi del nostro tempo e quindi ci tuffiamo con i nostri occhi, in questa nuova apnea (disponibile anche in versione 3d) con una sola raccomandazione: per favore non buttate via la chiave.
Fino al 28 febbraio. Sono possibili anche delle visite guidate da prenotare a questo numero 335 841355. Ingresso libero il giovedì e il venerdì dalle ore 15 alle 19.
P.S
Se invece volete rimanere imprigionati nella “casa” oltre alla mostra alle Gallerie delle Prigioni, Fondazione Imago Mundi propone al suo pubblico anche un ricco calendario di appuntamenti online: ogni pomeriggio, conversazioni, dialoghi, confronti tra artisti, curatori ed esperti d’arte, italiani e internazionali sul canale instagram @fondazioneimagomundi – un palinsesto variegato, per andare incontro agli interessi di tutti gli appassionati d’arte, professionisti o amatori.
Scritto da Fulvio J. Solinas