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sab 06.03 2021 – sab 05.06 2021

Quattro idee

Dove

Galleria Astuni
Via I. Barozzi 3, 40128 Bologna

Quando

sabato 06 marzo 2021 – sabato 05 giugno 2021

Quanto

free

La Galleria Enrico Astuni presenta la mostra collettiva curata da Lorenzo Bruni dal titolo Quattro idee. Gli artisti coinvolti nel progetto sono Öystein Aasan (1977, Kristiansand, Norvegia; vive e lavora a Berlino), Peter Halley (1953, New York; vive e lavora a New York), Jonathan Monk (1969, Leicester, UK; vive e lavora a Berlino) e Maurizio Nannucci (1939, Firenze, dove vive e lavora).

Il titolo del progetto rimanda alle quattro idee differenti, ma in qualche modo vicine, portate avanti dai quattro artisti coinvolti rispetto al tema del colore, dell’eredità del Modernismo, del concetto di paesaggio come spazio da attraversare più che da osservare a distanza da esso. Sono temi che potrebbero apparire laterali rispetto alla radicalità delle ricerche degli artisti in questione – di generazioni e nazionalità differenti – anche se, proprio per la loro apparente lateralità, divengono interessanti per affrontare da punti di vista inediti una riflessione sul loro modo di lavorare e di riflettere sul ruolo dell’artista all’interno della società di cui fa parte.

Le opere presenti all’interno della mostra alla Galleria Enrico Astuni sono state scelte dai singoli artisti e dal curatore appositamente per l’occasione per due motivi principali: il primo è quello di osservare alcuni elementi di urgenza che ritornano nelle ricerche dei quattro artisti coinvolti. Tali elementi hanno a che fare con una forte attenzione al colore come vibrazione, al superamento del tema del monocromo fino a sublimare, enfatizzare o far implodere alcuni principi legati all’architettura modernista; l’altro è quello di riflettere sull’idea di paesaggio mentale che mettono in pratica con i loro interventi e che ribalta completamente il concetto di orizzonte classico. Oggi, in un mondo virtuale e al tempo di una pandemia mondiale, ci siamo tutti trovati a interrogarci su come riflettere sulla condivisione di un paesaggio che non sia quello osservato a debita distanza, ma anche con la possibilità di visitarlo, abitarlo e modificarlo. Temi che questi quattro artisti hanno sempre messo in evidenza a partire dal dialogo che stabiliscono tra la presenza delle loro opere e il contesto in cui le collocano. Tale approccio permette anche di porre attenzione al dibattito che da sempre Öystein Aasan, Peter Halley, Jonathan Monk e Maurizio Nannucci portano avanti sul ruolo dell’opera d’arte e della cultura in generale all’interno della società attuale, oltre alla creazione di un dialogo tra il percepire, l’osservare e l’immaginare un’immagine in un’epoca post-ideologica, post-internet e iper-connessa.

Scritto da L.R.