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sab 19.06 2021 – dom 27.06 2021

Live Arts Week 2021

Dove

Lungo Reno Quartiere Barca
Via Chiarini 18, Bologna

Quando

sabato 19 giugno 2021 – domenica 27 giugno 2021

Quanto

free

Contatti

Sito web

Live Arts Week, il format di Xing che accoglie ogni anno opere ibride e poliglotte, continua a mutare forma. Gianni Peng, l’alias che rappresenta l’evoluzione biologica dell’evento, compie quest’anno dieci anni, festeggiando sui rigogliosi campi del Parco del Lungo Reno, tra le rive del fiume, i canneti e la macchia suburbana. Una dimensione totalmente nuova, in cui il concetto di pubblico sparisce per lasciar spazio a visitatori consapevoli o inconsapevoli che per nove giorni potranno prendere parte a un sistema di presenze, sottrazioni e aggregazioni di varie intensità. “Nell’inter-regno tra vecchia normalità e nuovo regime, Peng X – scrivono – immagina un sistema di pratiche eterogenee che riguardano il ‘dopo’, interrogandosi su come ricostruire la relazione tra gli sguardi, e su come si redistribuiscono i ‘commons’ in uno spazio di indistinzione”. Complici di questo nuovo esercizio di immaginazione sono gli oltre 50 artisti coinvolti, praticamente una grossa fetta della scena italiana delle live arts, invitati a condividere uno “spazio da dilatare”.

Si comincia sabato 19 alle h 18 con il dispositivo UFO garage bar/band, un’invenzione che ridefinisce il fare e le relazioni, un bar costruito appositamente per essere sostenuto fisicamente con la collaborazione di tutti e attorno ad esso bere e danzare. Un assaggio di quello che saranno i giorni successivi, in cui tutto si svolgerà invece dalle 16 alle 23 circa, seguendo bioritmi variabili lungo le giornate e la loro successione. Non esiste una timeline precisa e predefinita, solo un programma di attività e progetti in un luogo dove cercare, trovare e ritrovarsi, frequentare, perdere tempo.

Ecco allora lo Stato eternamente nascente: <Abbandono> e <Simulazione di Prossimità> di Michele Di Stefano con mk, formazione di punta della ricerca coreografica contemporanea italiana; le traiettorie dei corpi in movimento di YeTdespiTeKissKIssYou di Kinkaleri; i suoni effimeri di Enrico Malatesta con Cristina Kristal Rizzo che rivisita poi  in solo la tradizione dei distesi e ritorna assieme ad Annamaria Ajmone e Vincent Giuseppe Giampino.

Canedicoda crea un sistema installativo all’ombra di un albero, Casacando: uno spazio-casa-strumento vivente, animato anche da Renato Grieco. Anubi Peng! di Zapruder è, invece, un set-performance aperto al pubblico, che inscena il ‘suono e rumore dei campi psichici’, e che comporrà un film in cantiere sulle anomalie della società contemporanea. Jacopo Benassi, in omaggio ai metodi della caccia usati in fotografia, si muove dietro i cespugli appostandosi di notte per catturare le prede con il flash, mentre il gruppo di Standards con microfono binaurale rende possibile un’esperienza di deragliamento della percezione.

DogmaZoom di Alessandro Di Pietro è la condivisione dello spazio che attuano per una settimana tre figure post-hippy, interpretate da altri artisti visivi. In totale autonomia costruiscono il mockup di una città, ripartendo da ciò che trovano sulla spiaggia e nella vegetazione. l sax sopranino di Virginia Genta irrompe con precisione nella dilatazione del festival, impastato di noise ed elettricità e le figure di Francesco Cavaliere popolano il parco con FlyaGo! attraverso un’app di realtà aumentata.

Eleonora Luccarini propone Lezioni, un appuntamento performativo articolato su più giorni che consiste in una serie di lezioni di yoga, dirottate da intrusione di testi poetici, e l’itineranza dell’installazione video Just 1 poem. Con Spooky actions Michele Rizzo guarda alla danza come un’entità assorbita e secreta attraverso il corpo: due performer immersi in un ambiente instabile si muovono tra tensioni ed esperienze sensoriali, tra configurazioni di equilibrio e continui cambiamenti di stato.

Accompagna quotidianamente, come un muezzin, l’installazione sonora Beta Med di Invernomuto, disegnata per performare l’archivio musicale di Black Med che verrà diffuso attraverso due diffusori a tromba, attivati a intervalli irregolari durante il festival. E dagli Orti Boschetto all’ingresso del parco, l’installazione di maniche a vento all’aperto di Margherita Morgantin, COSINUS (Venti cosmici), segna lo spazio, creando un nuovo punto di riferimento visivo per i visitatori, sensibile ai cambiamenti del vento.

Tutto questo e molto altro diventerà un film TEMPORALI, un’opera live di 35 ore costruita da Lele Marcojanni nelle 9 giornate di Live Arts Week. Un link per vedere Peng X in live streaming nel suo farsi (https://player.vimeo.com/video/559872429), e un film che quando finisce non esiste più.

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Scritto da Joe Teufel