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mer 01.09 2021 – dom 05.09 2021

Danza Urbana 2021

Dove

Bologna
Bologna

Quando

mercoledì 01 settembre 2021 – domenica 05 settembre 2021

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Come ogni anno da ormai venticinque anni il rientro a Bologna è targato Danza Urbana. Mostrandosi nello spazio pubblico tra piazze, cortili privati, palazzi storici e quartieri più periferici, il festival diretto da Massimo Carosi ci riporta attivamente nella città abitando alcuni dei suoi luoghi più significativi con la danza e le performance e creando – come afferma il direttore artistico – “relazioni tra i corpi attraverso la bellezza e la potenza del linguaggio coreutico”.

Dall’1 al 5 settembre 2021 artisti e pubblico si incontreranno quindi negli spazi di DumBO, Palazzo Re Enzo, il Chiostro della Basilica di San Martino, l’ex chiesa sconsacrata di San Mattia, l’Auditorium Enzo Biagi in Salaborsa, il Giardino Parker-Lennon e il Parcheggio di via Vezza (San Donato), il Giardino del Cavaticcio e l’attigua Piazzetta Anna Magnani.

All’attenzione per gli spazi si affianca l’intergenerazionalità: una panoramica di proposte, tra spettacoli e performance che intercettano nomi internazionali e conferme italiane molto varie per età, formazione e generazione.

L’inizio si svolge a DumBO ed è in parte internazionale con 147 ABRAZOS, duetto dell’artista israeliano Sharon Fridman, affiancato alla coreografia site-specific di Cristina Kristal Rizzo ECHOES (mercoledì 1 e giovedì 2 settembre). A questi si aggiungono il 2 settembre i progetti vincitori del bando Danza Urbana XL 2021: Ares D’Angelo e Martina Martinez Barjacoba con Study about repetition and efforts e Shape of moving waves di Enrico Paglialunga, un dialogo tra danza e musica ispirato alla fisica del suono e alla sua propagazione molecolare nell’aria.

Molto attesi il CollettivO CineticO a Palazzo Re Enzo con Palpebra, una performance site specific in cui la compagnia prosegue la propria riflessione sul tempo (venerdì 3 settembre, insieme alle performance di Enzo Cosimi Coefore Rock&Roll e Nicola Galli Il mondo altrove: un dialogo gestuale) e Virgilio Sieni nell’ex Chiesa di San Mattia con l’anteprima di Annotazioni su Preistorico, un lavoro con Claudia Caldarano che crea una costellazione archeologica di movimenti in ascolto con fossili di milioni di anni (sabato 4 settembre).

Il Chiostro della Basilica di San Martino ospita invece Fabritia D’Intino e Daria Greco si esibiscono in Tagadà, performance nata da riflessioni sugli strumenti del web durante il periodo del lockdown, e il coreografo svizzero Joshua Monten con un adattamento di Romeo, Romeo, Romeo.

Dal laboratorio di co-progettazione Dall’aula alla città con gli studenti del DAR _ Dipartimento delle Arti nasce l’ultima giornata del festival, domenica 5 settembre, nel quartiere San Donato: nel Parcheggio di Via Vezza la giovanissima compagnia tutta al femminile Parini Secondo con SPEEED (in replica anche in Piazzetta Magnani), progetto musicale e coreografico ideato insieme al musicista e produttore Bienoise, ispirato alla Para Para, uno stile di danza nato negli anni ‘90 nei club di Tokyo; nel vicino Giardino Parker Lennon, Flavia Zanganelli presenta The Game We Play, una performance in cui tre danzatori si sfidano al gioco collettivo Mosca Cieca; mentre sulle mura degli edifici circostanti va in loop l’installazione video Will you marry me? di Sara Leghissa.

Si chiude nel parco del Cavaticcio in collaborazione con Gender Bender con la proiezione di Cunningham, documentario della regista Alla Kovgan, sulla vita e l’opera del danzatore e coreografo Merce Cunningham, legato a stretto filo all’opera del compagno di una vita, il compositore John Cage.

Info e programma completo su www.danzaurbana.eu

Scritto da L.R.