Vieni dalla Svezia. Ti porti una chitarra, una voce malinconica, e ogni tanto – da buon folkettone – tiri fuori un banjo. Hai fatto quatto album, l’ultimo uscito a maggio, che sono intensi, intimi, naive e che si sono creati una certa identità nel denso panorama scandinavo. Dal tuo metro e sessanta di altezza ti sei trovato un nome decisamente figo, che non deve essere facilissimo scherzarci su – soprattutto se vieni da una terra vichinga. Con i tuoi live spesso sold out sei la prova che non serve (sempre) fare il botto con un album di cui tutti parlano, che la solidità e la costanza pagano, e che procacciarsi un biglietto in anticipo è (tendenzialmente) una buona idea.
Scritto da Marilù Cattaneo