Mancano ancora un paio di anni prima di festeggiare le nozze d’argento con Exit Planet Dust, album di debutto dei Chems del 1995 che mandò tutto un continente in orbita alla riscoperta dell’acid – musicale e in piccoli cartoncini sovra-linguali – con l’uno-due da ko Song To The Siren–Three Little Birdies Down Beats. Mi immagino quindi che questo sia un tour di riscaldamento, uno di quelli in cui si pesca da tutto il repertorio a mani libere non essendoci dischi da presentare e, per questo motivo, in grado di generare live assolutamente più energici e divertenti. Inutile rievocare le loro pietre miliari su disco, le collaborazioni e i video, così come è inutile andare a sfogliare l’album dei ricordi personali legati a Tom Rowlands e Ed Simons. I Chemical Brothers sono semplicemente l’apice del connubio tra pop – nell’accezione di popular culture – ed elettronica e non c’è stato ancora nessuno in grado di scalzarli, basti pensare a come sono riusciti a far convivere nel loro ultimo album, Born In The Echoes, Q-Tip, Beck, St. Vincent e Colin Stetson. Sì, li avete già visti, li ascoltate dal liceo, dall’università o da quando vi vestivate con abiti più grandi di tre taglie, ma quando Ed e Tom girano le chiavi e fanno partire la loro giostra non ci sono obiezioni che tengano: hanno ragione loro, sempre e comunque.
Scritto da Nicola Gerundino