Non importa dove l’abbiamo frequentata, ma la scuola media ha un ruolo fondamentale nelle vite di tutt*.
I ricordi he ne derivano sono cemento nel cervello, dalle aule, i corridoi, la luce, la puzza di ormoni adolescenziali e tutti i drammi emotivi che ne conseguono. Ma con il senno di poi assumono il ruolo di fase di passaggio, di grande e profonda evoluzione del nostro essere umani. Attraverso il lavoro di 30 artist*, School for Curatorial Studies Venice, in collaborazione con The Fairest – iniziativa berlinese lanciata nel 2021 da Eleonora Sutter e Georgie Pope – presentano Non Playable Character, una mostra che si snoda proprio negli spazi di una scuola media e che indaga le infinite facce del gioco e dell’evoluzione umana.
Scritto da La Redazione