Kilowatt porta a Bologna e per la prima volta in Italia, NEAR+FUTURES+QUASI+WORLDS, una mostra collettiva internazionale che, attraverso lo sguardo di tredici artisti di fama internazionale, esplora il rapporto tra arte, scienza e tecnologia.
L’evento è una delle prime produzioni di Serra Madre, il nuovo centro di produzione artistica di Kilowatt creato per far dialogare arte, ricerca e imprese per contribuire a risolvere una delle principali sfide di questa generazione: il cambiamento climatico e lo sfruttamento delle risorse naturali.
La mostra celebra i primi 7 anni di S+T+ARTS, un’iniziativa della Commissione Europea che promuove le sinergie tra scienza, tecnologia e arte. Un approccio europeo che, attraverso la collaborazione di artist*, centri di ricerca e imprese, vuole indagare i bisogni e i valori umani.
Il progetto è guidato dalla convinzione che arte, scienza e tecnologia possano aprire preziose prospettive per il mondo della ricerca e delle imprese, attraverso un approccio olistico che trascende le convenzionali interazioni tra media differenti, per far emergere linguaggi di sperimentazione condivisi e ambienti di ricerca comuni.
Il team curatoriale è composto da Silvana Fiorese e Manuel Cirauqui, curatore del Guggenheim Museum di Bilbao.
Artisti in mostra: REFIK ANADOL, RALF BAECKER, FÈLICIE D’ESTIENNE D’ORVES, EVELINA DOMNITCH E DMITRY GELFAND,FORENSIC ARCHITECTURE, SO KANNO, JIULIA KOERNER, EGOR KRAFT, KASIAMOLGA, SCANNER, IRIS VAN HERPEN, ETSUKO YAKUSHIMARU.
L’accesso alla mostra è dal Cortile del Pozzo.
Il 4 maggio a partire dalle 16 presso la Piazza Coperta della Biblioteca Salaborsa a Bologna si terranno il convegno di apertura e il vernissage.
Scritto da LR