“Una poetica nello stesso tempo di suprema eleganza e di vicinanza alle realtà più sofferte nel mondo, postmoderna per la capacità di accogliere stimoli culturali da ogni dove, raffinate letture e cronaca, ma senza arrendersi all’impotenza della confusione, alla perdita di direzione. Così i magnifici Motus, Enrico Casagrande e Daniela Nicolò e i loro compagni di viaggio, di avventure complesse, rinnovando motivazioni e visioni, avvertendo ogni volta l’urgenza di intervenire costruendo opere indimenticabili”.
Con queste motivazioni l’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro ha assegnato il premio della Critica 2021 ai Motus, la storica e pluripremiata compagnia riminese che chiude la rassegna teatrale dello stabile del Veneto, Asteroide Amor, presentando l’ultimo lavoro, Tutto Brucia, titolo che evoca le parole di Cassandra nella riscrittura de Le troiane di Jean Paul Sarte.
Tutto Brucia scava nella tragedia antica per farla risuonare nel presente, fruga nelle pieghe della contemporaneità mettendo al centro i corpi delle donne troiane vinte, in attesa di essere vendute come schiave alle spalle di una città distrutta. La scena immaginata da Euripide è Troia ma oggi potrebbe essere la Siria, la Libia o l’Afghanistan. Sul palco uno spazio vuoto coperto di cenere fra i resti spogli di esseri carbonizzati. Al centro i corpi delle attrici, le loro voci nel vuoto.
Il tema del lutto e dell’impossibilità di celebrare degnamente i corpi, al centro delle Troiane, si innesta fra letture/visioni parallele legate alla idea di “fine di un mondo” determinato dal collasso climatico, economico, infrastrutturale. In scena Silvia Calderoni, musa ispiratrice da ormai 15 anni della compagnia, affiancata dalla giovane danzatrice Stefania Tansini. Ad accompagnare le due interpreti la voce ruvida, potente e drammatica di Francesca Morello aka R.Y.F, musicista scelta dai Motus attraverso la call a cui hanno aderito più di 1000 performer.
Tutto Brucia mette al centro l’idea di perdita, non solo connessa alla morte, ma anche la perdita di un luogo, di una comunità, legata all’esperienza della diaspora, della migrazione, dell’esilio.
Scritto da LR