Prima che i Pride diventassero un appuntamento fisso, i cortei per i diritti alla libertà sessuale erano organizzati da poche persone molto coraggiose determinate a sfidare l’assurdo senso comune e le leggi italiane. Romanina Cecconi era una di queste. Classe 1941, fiorentina, tra le prime transessuali d’Italia dopo un intervento a Losanna nel 1972 per diventare donna, ne passò di tutti i colori tra violenze, processi, carcere e persino un confino di tre anni. Il suo nome d’arte divenne Romanina e la sua biografia è raccolta nel libro “Io, la Romanina: perché sono diventato donna”. La sua storia è incredibile e ancora oggi la sua scelta è una bandiera di libertà. Ed è anche grazie a lei se oggi molte cose sono cambiate. Decadence ha deciso di omaggiarla in occasione del proprio after party del Rivolta Pride. Un connubio che porta in alto la libertà di espressione in un incontro speciale con il movimento BDSM. In serata anche i dj set di Valentine, Dj Balli, Tiyng Tiffany e molte altre.
Scritto da LR