L’intimità inaspettata che si afferma come gesto politico. Due estranei. Uno spazio sconosciuto. Nessuna regola, nessuna legge, nessun concetto: The Fall è l’opera originale creata ed eseguita dai coreografi e danzatori di fama internazionale Joy Alpuerto Ritter e Hannes Langolf, componente della compagnia DV8 Physical Theatre.

I due artisti indagano i concetti di vulnerabilità e fallimento, in una dialettica intima ma esplosiva, che travolge chi assiste come un richiamo ancestrale. Ispirati dal “discorso del disastro della Luna” che il presidente americano Richard Nixon avrebbe tenuto in caso di morte degli astronauti dell’Apollo 11, i due danzatori seguono le sue orme, si sollevano leggeri incuranti della gravità, per poi sprofondare nuovamente nell’inevitabile peso dei propri corpi vivi e fallibili. Una drammaturgia intessuta di parole poetiche, testi di canzoni e suggestioni sonore che restituiscono l’incanto del primo incontro tra due esseri umani.

Attorno a loro, torri di scatole di cartone: un ordine da costruire a tutti i costi mentre il caos preme per esprimersi, facendo precipitare la scena e sussultare i cuori.

Lo spettacolo viene presentato nell’ambito di Carne, focus sul corpo e sulla drammaturgia fisica a cura di Michela Lucenti per ERT / Teatro Nazionale, che spazia dalla coreografia pura al teatro-danza, dalla slam poetry al teatro delle diversità, fino al corpo inteso e proposto come musica o come gesto pittorico.