Dopo il debutto cesenate nella scorsa stagione, va in scena al Teatro Arena del Sole di Bologna (il 16 dicembre per due repliche dedicate alle scuole e il 17 dicembre per il pubblico) Scarpette rotte, la produzione ERT di teatro per l’infanzia, diretta da una delle registe più affermate del teatro contemporaneo, Emma Dante.
ORARI: venerdì ore 10.00 e 12.00, sabato ore 17.00
Sin dai suoi esordi la regista siciliana ha esplorato vari generi e linguaggi, mutando continuamente prospettiva. Il suo teatro, che si fa carne nell’incontro viscerale con l’attore e scaturisce da un costante conflitto dialettico, ben si coniuga con l’espressività dei personaggi fortemente tipizzati e degli spazi metaforici caratteristici del teatro per i ragazzi.
Le fiabe che Emma Dante porta in scena sono storie adatte a bambini e adulti: ripercorrono le trame note scoprendo anfratti misteriosi, suggestioni originali, parole nuove per divertirsi e sorprendersi, in un gioco di specchi deformanti e bacchette magiche che “non funzionano troppo bene”. Emerge un’autentica vocazione per fate e principesse, orchi e streghe, che incarnano le tensioni del presente e rinnovano l’invito a non arrendersi alla superficie delle cose.
La storia di Scarpette rotte, personale rilettura di Dante della fiaba di Hans Christian Andersen, ha inizio in un cimitero, dove una giovane orfana e povera è accucciata sulla tomba di sua madre. Celine non sa dove andare, non ha più niente, neanche le scarpe. È muta.
Di là passa una ricca signora e con uno slancio di generosità decide di adottarla e di prendersene cura. In un attimo la ragazzina si ritrova in una villa circondata da un fantastico giardino, ha una stanza di lusso con l’armadio pieno di abiti, giocattoli, libri, peluche e due servitori tutti per lei pronti a qualsiasi cosa pur di intrattenerla.
Celine riceve in dono le scarpette rosse con la raccomandazione di restare umile e generosa; ritrova la voce, si inorgoglisce e comincia ad annoiarsi. La noia, il benessere, i capricci, la porteranno a rinnegare i valori più importanti, tra cui la gratitudine e l’altruismo.
Scritto da LR