Un’installazione del duo a cura di Luca Ciancabilla.
Un tunnel spazio-temporale disegnato al centro della Specola, che si riversa nel cielo come un buco metafisico, verso l’infinito e lo sconosciuto, grazie alla giustapposizione delle vecchie tende rosse dei finestroni aperti sul centro storico di Bologna, ora sostituite con nuove perché logorate dal sole e dal tempo. Il modus operandi di Cuoghi Corsello, “salvatori” di quello che non è più ritenuto utile, ha favorito il loro riuso come supporto ideale per la pittura di figure mostruose, così care ad Ulisse Aldrovandi: osservare il mondo, catalogare, ridisegnare, cogliere l’esistente altrove e dentro allo spazio infinito del fantastico conduce verso la conoscenza, scoprire o ridefinire parte della realtà con il coraggio dell’avventura immaginativa.
La mostruosità del “forse non esistente”, ora, ancora, magari in un passato sì, indagine dell’altrove, del mistero, dell’impossibile, del non apparentemente visibile per spingersi più in là, l’avventura creativa permette l’inconoscibile, di prefigurare ciò che diverrà possibile. Da luogo deputato all’osservazione delle stelle e dei pianeti, la Specola ospiterà uno spettacolo in cui, ad essere scrutati nel cielo rosso delle vecchie tende “mostrificate”, saranno i galeoni indagatori dei mari, come navi stellari, contro il tempo che tutto ha oscurato, dentro le lacerazioni del sole. Dai mostri di Aldrovandi a Mostrella un po’ mostro e un po’ stella, il passo è breve, ma solo in apparenza.
ORARI: 2, 3 febbraio h10.15-15.15 | 4 febbraio h10.15-23.15 | 5 febbraio h10.15-17.15 | accesso ai 15 minuti di ogni ora, max 15 persone per turno
Scritto da LR