I Motus tornano a Bologna per presentare l’ultimo lavoro, Tutto Brucia, titolo che evoca le parole di Cassandra nella riscrittura de Le troiane di Jean Paul Sarte.
Tutto Brucia scava nella tragedia antica per farla risuonare nel presente, fruga nelle pieghe della contemporaneità mettendo al centro i corpi delle donne troiane vinte, in attesa di essere vendute come schiave alle spalle di una città distrutta. La scena immaginata da Euripide è Troia ma oggi potrebbe essere la Siria, la Libia o l’Afghanistan. Sul palco uno spazio vuoto coperto di cenere fra i resti spogli di esseri carbonizzati. Al centro i corpi delle attrici, le loro voci nel vuoto.
Il tema del lutto e dell’impossibilità di celebrare degnamente i corpi, al centro delle Troiane, si innesta fra letture/visioni parallele legate alla idea di “fine di un mondo” determinato dal collasso climatico, economico, infrastrutturale. In scena Silvia Calderoni, musa ispiratrice da ormai 15 anni della compagnia, affiancata dalla giovane danzatrice Stefania Tansini. Ad accompagnare le due interpreti la voce ruvida, potente e drammatica di Francesca Morello aka R.Y.F, musicista scelta dai Motus attraverso la call a cui hanno aderito più di 1000 performer.
Tutto Brucia mette al centro l’idea di perdita, non solo connessa alla morte, ma anche la perdita di un luogo, di una comunità, legata all’esperienza della diaspora, della migrazione, dell’esilio.
Scritto da LR