Prosegue con un nuovo capitolo la leggendaria saga Orb, per l’occasione in doppia somministrazione: apre Alex Paterson in solitaria, in dj assetto sintonizzato sulla scia dub tracciata ormai da tempo in una serie di uscite dove si torna a volare altissimo dopo anni interlocutori. È poi il tempo di riconnettersi con vecchi compagni di strada, con chi in fondo non è mai andato via: Thomas Fehlmann di nuovo alla casa base a rendere The Orb l’imprendibile supernova senza cui l’elettronica per come la conosciamo oggi non esisterebbe (forse, non sarebbe mai esistita). Di colpo è di nuovo l’era aurea dell’ambient-house inglese (e di riflesso mondiale), tempi irripetibili rivivono in un live fuori da ogni tempo, destinato a ridisegnare la personale stagione dell’amore di ognuno, come se tutto quanto accaduto dopo il 1991 musicalmente distante dalle coordinate tracciate dal magico duo all’improvviso si sveli per quello che è: qualcosa di non necessario, ricordi irrilevanti. Un errore.
Scritto da Matteo Cortesi