Non bastano certamente poche righe per descrivere Donato Dozzy: 20 anni di carriera, detto “Il Professore” per la sua voglia di ricerca e sperimentazione, per lo studio della musica e delle sue applicazioni e sfaccettature. La carriera di Donato ha visto molti punti di svolta, in un percorso che non ha mai smesso di essere in ascesa, dagli anni 90 alle sperimentazioni ambient, anche come producer, ai set all night long nelle notti berlinesi o nelle foreste nipponiche, fino alla release per “One Instrument” realizzata con un solo strumento: l’EMS Synthi AKS.
A leggere la biografia di Elena Colombi c’è un po’ da impallidire, scoprendo man mano quante “cose-che-contano” abbia già inanellato nella sua carriera. Nella scena italiana legata al mondo elettronico praticamente non c’ha messo piede: abbandonata l’Italia per trasferirsi in Uk nel 2008, è riuscita a costruirsi uno status non marginale nel clubbing londinese. Da lì è partito tutto: prima la curatela di un paio di party a cadenza mensile, poi la residenza in quella che è la webradio per eccellenza, NTS, della quale è diventata colonna portante. In mezzo? Mix per FACT Magazine, dj set al Dekmantel, all’Unsound, all’Ade, al Field Day, per non parlare di Berghain, Boiler Room, Concrete e De School. Il tutto, spaziando dall’industrial più ritmata all’ebm, dalla techno all’house aliena, fino alla new wave. Bentornata.
Vladimir Ivkovic viene invece dalla Jugoslavia – chiamiamo le cose per come meritano d’essere chiamate – e vaga nel mondo della cassa pure lui da oltre un ventennio. Negli ultimi anni pare che il mondo si sia accorto di lui. Mai avrei pensato di dirlo, ma: si ringrazi per questo Loco Dice e a Desolat. Insomma, ti ritrovi davanti quest’uomo di mezz’età, con la barba lunga, che sciorina techno astrattissima, la infioretta con ambient, d’n’b e compagnia sviaggiona. Accelera e rallenta che è un piacere e ha il tocco di quelli che sanno il fatto loro. Cioè pochi.
Scritto da L'Ape Regina & Kyösti Vainio