La 33esima edizione di AngelicA si conclude con un doppio appuntamento che vedrà protagonista uno dei più importanti musicisti giapponesi dagli anni ‘90 a oggi: Otomo Yoshihide.
Dalla rock band sperimentale Ground Zero, Yoshihide è passato a progetti diametralmente opposti come il riduzionismo glitch di I.S.O. e Filament, le riletture di standard jazz del New Jazz Quintet – e varianti, dal trio all’Orchestra –, all’attività di compositore per il cinema, con all’attivo oltre cento colonne sonore, da film d’autore a popolari soap opera.
Negli ultimi anni, Yoshihide ha iniziato a organizzare numerosi laboratori di improvvisazione e progetti partecipativi aperti sia a musicisti che a non-musicisti, usando tecniche compositive e di conduzione variabili a seconda degli ensemble creati.
Per AngelicA, dove ha suonato per la prima volta nel 1995, si esibirà in un raro set in solo per giradischi e feedback, e condurrà, dopo tre giorni di workshop, un’orchestra formata da allievi del Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna, che lavorerà su sue composizioni su di brani di Eric Dolphy e dal repertorio Gagaku, la musica tradizionale giapponese eseguita alla corte imperiale.
Scritto da LR