Se l’hip hop è uno dei generi che ha rivoluzionato la musica contemporanea, la Trap è una delle sue declinazioni che ha influenzato in maniera più incisiva gli ultimi dieci anni circa di musica rap. Con l’avvento della Trap, l’hip hop anni 90′ improntato sul Boom Bap sembrava quasi un genere destinato a decadere, che nessuno di nuovo del rap game potesse veramente ritirare su e che solo pochi eletti avessero la credibilità di farlo rimanere interessante – Pusha T potrebbe esserne un esempio. Questo prima dell’avvento di Grieselda Records: il collettivo/etichetta di Buffalo emerso a livelli mainstream attorno al 2019, ha rinfrescato il rap in 4/4 riportandolo ai massimi storici. Quello di Grieselda è un vero e proprio culto, un fenomeno di tipicamente di nicchia con un seguito talmente importante da rivitalizzare un’intera branca musicale: dalle produzioni ai flow, toccando anche il self branding, la principale capacità di Grieselda è stata quella di riuscire a spolverare e rinfrescare l’hip hop rendendolo più contemporaneo grazie a un’attitudine “bling” e un sound che a tratti si avvicina alla Trap, mantenendo un core grimy totalmente hip hop. La loro musica è capace di unire audience dai gusti solitamente diversi che non vanno spesso d’accordo.

A far le veci del collettivo ci sarà Conway the Machine, una vera e propria macchina di barre e flow.