Tornano a sgorgare le lacrime con la seconda edizione del festival più malinconico d’Italia: il Triste Film Festival.

Venerdì 15 marzo
20.00 – How to Save a Dead Friend di Marusya Syroechkovskaya

Sabato 16 marzo
11.00 – It’s Such a Beautiful Day di Don Hertzfeldt + dibattito con Psicoradio
15.00 – Fish Tank di Andrea Arnold
18.00 – Rue Garibaldi di Federico Francioni in presenza del regista
21. 00 – Gli oceani sono i veri continenti di Tommaso Santambrogio in presenza del regista

Domenica 17 Marzo
11.00 – The Plague Dogs di Martin Rose

Tutte le proiezioni saranno presentate in versione originale con sottotitoli in italiano.
Ingresso ad offerta libera con tessera prima dell’evento al link.

Primo documentario a essere mai presentato al Festival, How to Save a Dead Friend — della regista russa Marusya Syroechkovskaya — è il film d’apertura di quest’anno. Syroechkovskaya ha 16 anni e ama il punk quando prende in mano una videocamera per raccontare le difficoltà di essere adolescente in Russia — o “Federazione della depressione”, come la chiama lei. Incontrando Kimi scoprirà che esistono spiriti affini: una rivelazione che segnerà la sua vita e 12 anni di riprese [venerdì 15 marzo, ore 20].

Sabato mattina sarà invece il turno del film di culto It’s Such a Beautiful Day, il capolavoro di animazione, sensibilità e dark humour con cui Don Hertzfeldt disegna le sfide della vita quotidiana a partire da drammi clinici impalpabili e rotture dell’animo umano. Il potere travolgente di figure stilizzate capaci di colpire dritte al cuore, tanto che Tom Huddleston definì il film “una delle grandi opere d’arte outsider dell’era moderna, allo stesso tempo comprensiva e scioccante, bella e terrificante, arrabbiata ed esilarante, edificante e quasi insopportabilmente triste”. A seguire, una conversazione sulla rappresentazione della depressione e delle fragilità psichiche con la redazione di Psicoradio, nata dalla collaborazione tra l’Associazione Arte e Salute APS e il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Bologna. [sabato 16 marzo, ore 11].

Fish Tank di Andrea Arnold sarà il primo dei due titoli dedicati alle vite randagie. Randagia è Mia, quindicenne che vive in un quartiere di case popolari nell’Essex ma che desidera fuggire dalla madre e dalla sua schiacciante solitudine per ballare hip-hop, nel tentativo di inseguire un’altra vita [sabato 16 marzo, ore 15], e randagi sono i cani di The Plague Dogs. Nello sfortunato classico di animazione del 1982 di Martin Rose tratto dal romanzo di Richard Adams (già autore del più celebre La collina dei conigli), le cavie Rowf e Snitter scappano da un laboratorio di sperimentazione sugli animali e dalla ferocia cieca degli umani verso una vita selvatica che non conoscono sulle colline del Lake District [domenica 17 marzo, ore 11].

“Quelli che vanno, Quelli che restano”, secondo mini programma del Festival, si concentra invece sui due lati delle migrazioni. Rue Garibaldi di Federico Francioni segue i ventenni Rafik e Ines, fratello e sorella siciliani di origine tunisina, nell’infinita ricerca di lavoro e speranza, dove la banlieue parigina diventa desolante scenario e opprimente protagonista [sabato 16 marzo, ore 18, in presenza del regista].

In Gli oceani sono i veri continenti di Tommaso Santambrogio diverse storie si sfiorano fatalmente a San Antonio De Los Baños, paesino dell’entroterra cubano dove l’emigrazione è un’ipotesi dal sapore diverso in ogni bocca: i bambini sognano di giocare a baseball negli Stati Uniti, Milagros, in pensione, rilegge le lettere del marito dall’Angola mentre i giovani teatranti Alex ed Edith immaginano la loro vita secondo traiettorie diverse [sabato 16 marzo, ore 21, in presenza del regista].