Marta De Pascalis, attualmente di base a Berlino, è cresciuta a Roma, circondata da rovine atrofizzate che hanno suscitato il suo interesse per la decadenza e la memoria.
Nei suoi ultimi album ha utilizzato tape loop e sintetizzatori avanzati per creare un universo sonoro unico, guidato più dalla sua filosofia musicale che da una specifica estetica. Via via che la sua tecnica si sviluppava e cresceva la sua sicurezza, la sua musica è diventata sempre più personale, portandola a ricondurre il suono ai suoi elementi essenziali, concentrandosi su emozione, narrativa e mistero.
Utilizzando sonorità che ricordano un tempo in cui l’elettronica si muoveva ancora verso il futuro, il contenuto melodico di De Pascalis vede le sue radici nella musica antica e rinascimentale, quasi separandola completamente dalla storia.
“Sky Flesh”, il suo ultimo album, è stato pubblicato dall’etichetta light-years di Caterina Barbieri, spazio ideale per le sue astrazioni e le sue labirintiche strutture.
Scritto da LR