In linea con la poetica ed il processo compositivo già individuato con il precedente “Spiralis Aurea”, edito da Die-Schachtel nel 2022, il compositore e chitarrista genovese prosegue ed amplia la sua indagine di forme ed architetture sonore tonali attraverso il numero e la geometria, l’uno ed il molteplice. Il risultato estetico è una musica che si rivela in profonda risonanza con le opere di compositori come La Monte Young, Arvo Pärt, Pauline Oliveros, Eliane Radigue, Krzysztof Penderecki e Terry Riley, testimoni di traiettorie di musica sperimentale che esplorano lo spirituale, il divino e la metafisica.
Le composizioni di Spiralis Aurea e di Lacinia culminano come una serie di meditazioni sonore, che stimolano l’ascolto attivo, evocano echi di musica antica attraverso una ricercata intersezione tra processo acustico ed elettroacustico, drone e musica da camera, sfruttando il letterale e l’astratto alla ricerca di un ordine e di un senso più alto all’interno di un mondo caotico e incerto.
Come “Spiralis Aurea”, anche “Lacinia” presenta composizioni per organico variabile. Tra il 2022 ed il 2024 vari Spiralis Aurea ensembles – dal duo chitarristico al quartetto misto per archi e chitarre – hanno incarnato e restituito dal vivo versioni e variazioni differenti di queste composizioni musicali. Alcune di queste, in versioni dal vivo per trio di chitarre, sono state edite da Maple Death records nel 2024.
Così come per “Spiralis Aurea”, “Lacinia” verrà presentato dal vivo in varie versioni, la prima delle quali sarà presentata dallo Spiralis Aurea Trio costituito da Giuseppe Franchellucci e Mattia Cipolli ai violoncelli e dallo stesso Stefano Pilia alla chitarra elettrica ed elettronica.
Scritto da LR