Il 24Frame Future Film Fest torna a Bologna dal 9 al 13 aprile 2025 per celebrare un anniversario speciale: 25 anni di passione per il cinema d’animazione e le arti mediali. Prodotto da Rete Doc e diretto da Giulietta Fara, il Festival si conferma come il principale appuntamento italiano dedicato al meglio del cinema d’animazione internazionale.
Il tema scelto per questa edizione è il gioco, il giocattolo, elementi che richiamano l’infanzia, dove per infanzia intendiamo quel luogo dell’anima che sempre ci abita anche da adulti, dove fantasia e immaginazione, ma anche incubi e paure, hanno spazio per ingigantirsi. Il cinema d’animazione è un linguaggio universale, rivolto spesso ad un pubblico adulto, e ha sempre guardato con interesse e fascino al mondo dei giocattoli, protagonisti in forma di puppet di tanti film, serie e corti o trame e sottotrame di molti racconti. Non è un caso che proprio 30 anni fa usciva Toy Story, il primo film in CGI della storia, che ha ispirato anche la nascita del Festival, ora divenuto l’appuntamento italiano di riferimento per il cinema d’animazione e le arti mediali. Il gioco è anche relazione, interazione e visione, come suggerisce il termine inglese play, che significa sia giocare sia vedere, guardare, riprodurre un film. Un concetto che ci porta in un viaggio ideale da Pixar a Švankmajer, da Coraline di Henry Selick a The Game di David Fincher, fino a Goldrake Ufo Robot.
L’ARTWORK DI YUMI KARASUMARU
A rappresentare questa edizione speciale è l’opera di Yumi Karasumaru, artista poliedrica tra le più influenti della sua generazione in Italia. Il tema di quest’anno, il gioco, trova perfetta sintesi nell’opera dell’artista giapponese, che ha scelto un coniglietto pop accompagnato dal messaggio “Keep Smiling”, simbolo di felicità e augurio di pace nel mondo.
L’artista Yumi Karasumaru si è formata in all’Università d’Arte di Kyoto prima di trasferirsi a Bologna, dove ha proseguito i suoi studi all’Accademia di Belle Arti. Attiva dagli anni ’90, ha esposto in importanti gallerie e istituzioni internazionali, partecipando a rassegne di prestigio come la Biennale di Venezia (1995) e la XIV Quadriennale di Roma (2005). La sua ricerca artistica, che si esprime attraverso pittura e performance, ruota attorno a un profondo legame con il Giappone, indagando il rapporto tra memoria, identità e trasformazioni sociali. Con uno sguardo critico e sensibile, crea “paesaggi” visivi e antropologici in cui si intrecciano emozioni, storia e dinamiche contemporanee. Con la sua opera per il Festival, Karasumaru celebra questa eredità culturale, fondendo tradizione e modernità in un’immagine armoniosa.
25 ANNI DI FUTURE FILM FEST
Il 24Frame Future Film Fest nasce nel 1999 con il nome di Future Film Festival, in un’epoca in cui tante erano le novità del cinema e della computer grafica e pochissimi gli appuntamenti internazionali dedicati. In Italia, il Festival è stato il primo a coniugare l’indagine sul cinema d’animazione assieme a quella sulla CGI e sugli effetti visivi, considerandole come due facce della stessa medaglia: quella di un cinema “dalla parte di Gèorge Méliès”, della finzione, della magia, e di un cinema vicino all’estetica del contemporaneo. Da quell’edizione, in cui già Pixar Animation Studios, Aardman Animations, Hayao Miyazaki e Michel Ocelot venivano portati all’attenzione incredula di un pubblico e una stampa ancora “vergini”, e in cui Terry Gilliam incontrava “virtualmente” Lara Croft, il Festival ha continuato la sua esplorazione dell’animazione tra oriente e occidente, tra Europa, Italia e resto del mondo, tra videogame e serialità, tra film e cortometraggi, tra webtoons e machine animation.
Per celebrare il suo 25° anniversario, il Festival propone numerose iniziative speciali, tra cui la nuova sezione European Beats, dedicata ai titoli europei più significativi che hanno segnato la storia del Festival.
Scritto da LR