Per convincervi a non perdervi il live di Shilpa Ray basterebbero le parole che sua maestà Nick Cave ha usato per descriverla: “una delle cose più fenomenali ch’io abbia visto da molto tempo in qua. Diventerà enorme”.
Per quelli a cui basta questo, bene così. Per quelli invece che vogliono sapere di più, qui sotto un po’ di cose in più da sapere per arrivare preparati. Al contrario di quello che si potrebbe immaginare, Shilpa Ray non è una nuova stellina luminosa emergente nel variegatissimo mondo musicale degli anni Dieci, ma è una che la sua gavetta l’ha fatta eccome. Prima di calcare palchi importanti aprendo proprio per i Bad Seeds e i Grinderman di Nick Cave, ha prodotto qualche disco girando qua e là a New York dal 2006 in poi: un disco insieme ai Beat The Devil, due con gli Happy Hookers, e infine uno solista che riesce a farla finalmente notare dalle orecchie che contano.
A contraddistinguerla è un suono ibrido tra blues e punk, molto metropolitano, molto particolare. In Last Year’s Savage, l’ultimo disco uscito a inizio 2015, tutto questo viene fuori con un’energia e un impeto sorprendente e carismatico: la sua voce così teatrale, così intensa, così dolce e così ruvida fa pensare alle più importanti protagoniste del rock americano, da PJ Harvey a Patti Smith, senza che i paragoni appaiano esagerati o velleitari. E intorno alla sua voce crescono fino a esplodere melodie sensuali ed erotiche, noir e decandenti, blues e garage, esaltate e desolanti. Un disco incredibile, un live non da meno. Se non credete a noi, date retta a Nick Cave.
Scritto da Enrico Stradi