Il Bike Pride Bologna giunge alla sua 14a edizione, e quest’anno non poteva non essere dedicato agli inevitabili protagonisti del paesaggio urbano: i cantieri.

PROGRAMMA
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Ritrovo h 16:00 presso il Parco della Montagnola
– Momento relax/sociale. Ultimiamo i costumi.
– Attività per bambinə e lettura fiabe con la cargo-libreria della Casa della Conoscenza
– Ristori aperti presso Montagnola Republic
Partenza pedalata h 17:30
– Ritorno in Montagnola

MANIFESTO

Quest’anno ci affidiamo alle favole come strumento per raccontare la realtà di una città piena di cantieri come non lo è da decenni.
Mai come in questi mesi spostarsi a Bologna è stato complicato, a causa di ciclabili interrotte, aree di cantiere fossilizzate, traffico rumoroso e mal gestito.

Allo stesso tempo, pensiamo che questi disagi porteranno novità davvero magiche, come il tram, una vera rivoluzione a favore della mobilità sostenibile.

Accanto a cantieri attesi più a lungo del bacio di un principe, ce ne sono altri che non vorremmo proprio vedersi avverare, come quello del Passante, che con l’aumento dei gas inquinanti e la distruzione dei suoli naturali che comporta, sembra partorito dalla mente di Crudelia de Mon.

E ci sono poi quei cantieri più invisibili dell’Isola che non c’è: molte ciclabili sono comparse negli ultimi anni, ma altrettante, a lungo promesse, sono sparite come d’incanto dalle mappe, lasciando lə ciclistə privə di percorsi protetti lungo le radiali più trafficate: Massarenti, Andrea Costa, Mazzini…

Una città incantierata può e deve essere anche il simbolo di una Bologna che vuole cambiare e rendere facile e sicuro lo spostamento con un mezzo non inquinante e che permette a tuttə di andare alla propria velocità.

Vogliamo cantieri che amplino le piste ciclabili, mettano a posto le strade e che rendano lo spazio urbano sempre più sicuro e adatto ad essere percorso anche in bicicletta.

Non vogliamo cemento superfluo e utile solo a una certa idea di mobilità, quella delle auto sempre più grandi ma con sempre meno passeggeri, e della velocità come simbolo di potenza e machismo.

La città incantierata vuole infatti essere un tema fantasioso, e insieme propositivo e provocatorio.

Ci immaginiamo una città in cui spostarsi in bicicletta è naturale e non utopico, agevolato da infrastrutture adeguate che non risaltano solo nella vetrina della città, ma che rendano la scelta della bicicletta un’opzione appetibile per tuttə.

E allora anche noi, come Cappuccetto Rosso, sceglieremo di fare consegne alla nonna in cargo bike;
come Dorothy, capiremo che non c’è bisogno di un Mago per affrontare gli ostacoli sulle ciclabili;
oppure, come Hansel sulla sua Gravel, troveremo una strega pronta a rifocillarci dopo un lungo giro,
e saremo finalmente protagonistə delle strade della nostra Bologna.

In una Bologna incantata, tra selve oscure di lamiera e tappeti magici a due ruote, si riuniranno diversə personaggə fiabeschə da ogni luogo e tempo.

La sfilata sarà un concerto di colori, costumi e musica per celebrare la diversità che arricchisce questa città e la comunità che ci unisce.

La parata è aperta a tuttə: non solo a chi utilizza la bici ogni giorno, ma anche a chi crede nella possibilità di una Bologna più sostenibile, inclusiva e libera dall’utilizzo dei mezzi a motore.

La bicicletta è infatti il simbolo non solo di una scelta ecologica, ma anche di uno stile di vita che sfida i pregiudizi e la convinzione che la macchina sia l’unico mezzo degno di occupare lo spazio pubblico.

Il Bike Pride è un richiamo all’azione, seppur festoso e conviviale, per politica e cittadinanza.

L’obiettivo è promuovere un cambio culturale, sottolineando come la convivenza e la condivisione degli spazi urbani possano migliorare la qualità della vita di tuttə.

Condividere le strade in armonia e considerare la bicicletta un veicolo a tutti gli effetti è il primo passo verso una città più vivibile e inclusiva.