In provincia ci si arriva per caso o per convinzione. Ma se capiti a Formigine tra il 2 e il 5 luglio, l’incontro potrebbe valere il viaggio: Moninga Open Air Festival è uno di quei rari eventi dove la musica non è solo spettacolo, ma azione concreta. In dieci anni di attività, l’associazione Moninga ha trasformato una line-up da club internazionale in un motore per progetti umanitari reali, a sostegno dell’infanzia più fragile in Congo.

Quattro giornate di live e dj set nel parco di Villa Benvenuti, per un festival che è prima di tutto cura e comunità. E il sound è di quelli che non si dimenticano.

Si parte mercoledì 2 luglio, con il dj set di Fafi Abdel Nour, tra i nomi più interessanti della nuova scena house olandese, elegante e affilato. Giovedì tocca a ISAbella, figura centrale delle serate queer di MARICAS a Barcellona, che da tempo infiamma i club europei.

Nel weekend si alza il volume (e anche il prezzo: 10€ a serata o 15€ per il full pass, su DICE). Venerdì è la volta di Tresca y Tigre, un viaggio tra elettronica e influenze sudamericane, seguito dal set ad alta temperatura di Mina & Bryte, direttamente da Ghana e UK, e dalla maestra del dancefloor Courtesy, ormai una certezza nei club da Berlino a Barcellona.

Sabato si fa sul serio con una tripletta che punta in alto: Imaginary Part, producer modenese trapiantato a Manchester con un suono denso e cinematico; True Blue, artista americana dal carisma ipnotico; e Izzy Camina, che chiude i live con un set ibrido tra elettronica e poesia urbana. A sigillare tutto, la potenza scura e decisa di NVST in consolle.

Un festival che non vende solo esperienze, ma costruisce relazioni. Tra le persone, con la musica, con il mondo. E non è poco.