DOS si muove tra suoni acustici ed elettronici, dichiarando apertamente la sua propensione verso un linguaggio trasversale che investe universi artistici diversi.
Annalisa De feo e Livia De Romanis elaborano qui un proprio mondo espressivo abbracciando un atteggiamento di ricerca, attraverso un’intima e libera manifestazione dell‘immaginazione sonora.
Prende forma, dunque, un “quadro” musicale che, proprio come succede nella fase onirica, è fatto di intrecci linguistici e repentini cambi di scena .
Scritto da LR