Come si possa descrivere William Basinski francamente faccio sempre un po’ fatica a dirlo. Non fa né ambient, né tape music. Non fa elettronica in senso stretto, ma nemmeno cascate di droni. I suoi Disintegration Loops credo siano esplicativi del suo essere. Musica che si disfa, che si rompe continuamente. E tutto ciò avviene nella ripetizione di una manciata di note, reiterate in un moto infinitesimale che non conosce né paletti né coordinate. L’ultimo, incantevole Cascade dell’anno scorso ha segnato una nuova tappa del suo viaggio al di là del tempo: frame sfaldati, suoni elegantissimi che si sgretolano fino al silenzio. E col nuovo spettacolo (e album? Chissà) Shadow In Time, presentato a Londra a febbraio, pare ci sia una parte dedicata a David Bowie. Musica per allargare gli spazi e la mente, per affrontare l’esperienza del suono nella sua essenza più pura e incontaminata.
Scritto da KYÖSTI VÅINIØ